Cara mamma che mi stai leggendo oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Beneficenza al Fioraio Festa della Mamma, ci sono due o tre cose che vorrei augurarti oltre – va da sé – al trascorrere una splendida giornata insieme alla tua famiglia, a divertirti con i tuoi bambini e a concederti del meritato relax.
1. che tuo figlio riesca a disinnescare il timer che lo fa ammalare il giorno prima delle vacanze, del weekend o del lunedì in cui hai un colloquio.
2. che tu resista alla tentazione di mettere tuo figlio/a nel lettone perché, credimi, la frase che ucciderà la vostra vita sessuale è “spostiamolo un pochino”.
3. che la mamma del suo migliore amico/a non sia l’ultima persona al mondo con cui prenderesti un caffé.
4. che spostando il divano per pulirlo tu possa trovare quell’orecchino perso da un mese e non un agglomerato composto da un Mini Pony, del Didò verde secco, una caramella al miele e delle caccole.
5. che tu possa completare l’espulsione di un bisognino senza che a un certo punto entri qualcuno in bagno a chiederti se gli prendi quel pupazzo in alto ADESSO, HO DETTO ADESSO, DAIDADAIAAAHBUAAAAHGNUAAAAAHBUUUUUUH.
6. che la prossima volta che un uomo, in un contesto professionale, ti chiede “ah, hai bambini? e come fai?” tu riesca a rispolverare la mossa di Ken Shiro stendendolo con due dita.
7. che tu abbia l’occasione di partire e lasciare il/i bambino/i al tuo compagno, in modo da non dover mai più sentire la frase “sono stanco, ho lavorato tutto il giorno”.
8. che tu possa trovare un giorno ogni tanto in cui provare il brivido di perdere tempo in futili attività da donna senza figli come: stendere lo smalto senza sembrare che te l’abbia messo un asino col Parkinson, fare due o tre telefonate-fiume alle amiche che non senti da tempo senza aver paura che nell’altra stanza qualcuno stia trovando un modo fantasioso per uccidersi, improvvisare un’uscita last minute, truccarti come Amy Winehouse e tirare fuori le tette solo perché ti va (intendo una scollatura, poi se vuoi entrare in un locale e tirarle fuori fai pure, eh), uscire con gli amici, poi incontrare altri amici e proseguire la serata, poi andare a ballare, poi tornare a casa quando cavolo ti pare. Pensare a te stessa e ai meglio cazzi tuoi per una giornata intera.
9. che tu smetta di fingere che pulire cacche orrende o scovare arzilli pidocchi sia un’attività tutto sommato sopportabile. Io ti capisco. Con tutto l’amore del mondo: fa schifissimo.
10. che tu sia svegliata ogni weekend da bacini leggeri, manine appiccicose, capelli morbidi e un po’ sudati, odore piccolo e caldo. MA DOPO LE UNDICI.
Ti auguro questo e molto altro, e soprattutto, se sei una mamma, vorrei sapere cosa augureresti tu alle altre mamme.Perché la speranza è l’ultima a morire, ecco…
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