
Ooops, I did it again – come diceva la Britney. Ho partecipato al Mammacheblog e mica per la prima o la seconda volta, oh no! La prima edizione dell’incontro-seminario-workshop di mamme blogger è stato organizzato addirittura nel 2009, si chiamava MaM e io c’ero. O meglio, come ha raccontato Jolanda: ‘mi chiama questa da Roma. Noi all’epoca tutte milanesi, tutte del giro, e io penso DA ROMA arriva questa? E a fare che?’. Questa volta invece sono arrivata da Londra e mi ha chiamata lei, per fortuna (anche se sua mamma, che ho incontrato, proprio non si capacitava che io arrivassi dall’Inghilterra per ‘sì, quella roba lì, quella che sta organizzando la Jole’ -> archivia sotto: quanto ci prendono sul serio i nostri genitori quando lavoriamo come liberi professionisti e per lo più con Internet). Insomma, se c’è una cosa che sto Mammacheblog mi fa realizzare è che sono una VECCHIA del blogging. Ma vecchia seria, eh: sei anni e sentirli tutti! 😀
Solita, bellissima atmosfera all’evento. Giocosa, allegra ma anche ricca di entusiasmo, spunti, idee e percorsi personali intelligenti, degni di condivisione.
Non so, c’è qualcosa in queste donne, che alla fine sembrano tutte navigare in un raggio d’azione compreso tra condivisione, amicizia e supporto. Molto diverso da quello che succede ‘nella vita reale’, mi viene da pensare, ma poi mi guardo intorno e sento parlare di bambini, di lavoro, di scoperte, di vita quotidiana e penso che la vita reale è anche – e soprattutto – qui dentro.
Tra le pagine che scrivono, nel modo in cui si sono organizzate per partecipare a questa bellissima due-giorni milanese, nel sorriso pieno di energie che ti accoglie e nel momento in cui le sorprendi stravolte, sedute da qualche parte, e pensi: ti capisco, amica. Ah, se ti capisco!
Eccomi qui sopra con la mitica Enrica Tesio di TiAsmo, mia compagna di panel. Insieme a noi anche Wondy ovvero Francesca Del Rosso, Francesca Fedeli di Fight the Stroke e Cristiana Calilli, che vedete qui sotto.
Qui sopra la nostra espressione “che cose incredibilmente belle e intense che stanno raccontando queste donne. Una che ha battuto il tumore al seno, l’altra che cerca una cura per suo figlio colpito da ictus prenatale. Bene: cosa ci facciamo qui e come possiamo rendere dignitose le minchiate che scriviamo sui nostri blog? Aiuto.”
E grazie a Marina di Damammaamamma per queste altre belle immagini:
Poi è arrivato il momento del pranzo e, con esso, il famigerato networking 🙂
Ci sono ‘mamme blogger’ (termine riduttivo, perché sono prima di tutto donne, poi mamme ma anche un sacco di altre cose, perché veramente c’era di tutto: dalla designer all’avvocato, dalla giornalista all’imprenditrice, poi persone con un sacco di interessi e voglia di fare, e poi tante altre cose) che conosco da almeno cinque anni, e ogni volta che le rivedo è una piccola emozione. E’ come se un po’ mi conoscessero e come se fossimo parte di qualcosa, come se per il fatto di condividere un blog – che all’inizio sembrava una roba tanto strana – ci legasse una silenziosa solidarietà e uno spirito di comprensione e tolleranza lievemente superiore alla media.
E poi si sorride un sacco. Vinco i miei primi centottanta secondi di sociopatia assoluta in cui vorrei diventare la donna invisibile e poi mi butto. E sono sorrisi, e chiacchiere, e domande, e foto, e selfie ovviamente!
Da sopra: con Arianna del MercatinodeiPiccoli, con Chiara, con le Instamamme e con la simpaticissima Ilaria, mia lettrice dagli esordi 🙂
Una giornata solare da tutti i punti di vista. Ho rivisto tante amiche e ne ho incontrate di nuove, mi è davvero dispiaciuto dover scappare subito dopo pranzo per prendere il mio volo di ritorno.
Ancora un grazie al favoloso team di Fattore Mamma. Mammacheblog è la riprova che dietro a un nickname spesso non si nasconde un maniaco (haha) ma persone bellissime e capaci di iniziative straordinarie.
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