
Ricordo che una volta un’insegnante di danza a cui confessavo i miei patemi amorosi di quindicenne mi rispose “trovatene uno semplice, così puoi fare tu la complicata”. Un po’ mi piaceva, questa idea del fare la complicata, finché le cose non si sono complicate davvero. Non c’è molto fascino e mistero nell’essere una persona complessa e tormentata: le persone tormentate sono per lo più solo infelici. Così come la vita complicata, specialmente quando a complicarcela siamo noi.
In questo (lento, difficoltoso, non sempre efficace eppure in qualche modo ancora attivo) percorso di miglioramento di me stessa e della mia vita, non potevo tralasciare un pezzo importante: semplificare la vita. Quello che è in nostro potere, almeno.
Semplificare le relazioni
- Smettere di spendere energie sulle relazioni inutili. C’è un primo livello, che è quello dello smettere di spendere energie per persone che non lo meritano. Sono le persone per le quali non fai alcuna differenza, o per le quali non solo non sei una priorità ma a volte nemmeno un’opzione. Ci sono quelle conoscenze o presunte amicizie che ti fanno sentire poco inclusa/o, e semplicemente non vale la pena considerarle oltre. In un certo senso, il rispetto che accetti dalle persone è il rispetto che credi di meritare, e fare pulizia di queste persone nella propria vita non è che una liberazione e un’affermazione di autostima.
- Concentrarle su quelle significative. Il rovescio della medaglia di quanto detto sopra è mettere un pochino più di energia nelle relazioni che contano, ed è un’energia che solitamente torna indietro. Fare una telefonata e due chiacchiere invece che mandare un messaggio su WhatsApp, invitare per cena, mandare una cartolina di ringraziamento scritta a mano, semplicemente esserci. Rendere il tutto un po’ più spontaneo, senza rimuginare troppo sul da farsi ma invitando, coinvolgendo, includendo. Essere inclusivi invece che esclusivi credo sia una delle doti più belle che una persona possa avere.
Semplificare la casa
- Ordine, spazio e ‘aria’. Vi ho già parlato di come io abbia intrapreso un percorso di Decluttering, ispirata alla cara Marie Kondo ma non solo. Ecco, meno cose non significa solo meno cose da mettere in ordine, ma anche più rispetto per i propri spazi e i propri oggetti, che si traduce in una cura più spontanea per la propria casa. Se vedo uno spazio in ordine sono più invogliata a tenerlo tale, se invece è il caos quello che domina.. che differenza farà un vestito in più ammonticchiato sulla sedia? Non parlo dal punto di vista di chi è sempre stata una persona ordinata e precisa, al contrario: sono la regina del disordine e del caos! Ho notato però che a maggior ‘respiro’ degli spazi corrisponde anche una maggiore tranquillità e calma.
- Usare qualche ‘hack’. Sono molto popolari tra i video e gli articoli su Internet e vi elenco i miei preferiti, quelli che credo siano dei piccoli colpi di genio. Innanzi tutto i metodi di organizzazione, ordine e piegatura dei vestiti della mia amica Ilenia di SimplyNabiki, raccolti in questi video. Guardateli e scoprirete un mondo, c’è del genio e dell’innovazione seria nel metodo di questa donna! Poi, la serie Moms Hacks del canale americano (divertentissimo) What’s Up Moms. Infine, uno dei tanti articoli tra il ridicolo e il geniale che trovate in rete digitando ‘life hacks’, ce n’è davvero per tutti i gusti.
Semplificare il lavoro
- Organizzare tempo e priorità. Sembra una cosa banale, ma organizzare questi due elementi permette una gestione delle giornate lavorative immensamente più facile. Immaginate di arrivare in ufficio, o di sedervi alla scrivania se lavorate da casa, con una bella to-do list da spuntare, divisa per priorità, e una calendarizzazione esatta delle attività della giornata e delle scadenze della settimana. Su questo io ho ancora molto da imparare, ma ci sto provando facendomi aiutare sia da un metodo cartaceo – Bullet Journal, devo ancora fare il video del mio, argh! – e digitale – tra le App che uso di più ci sono Google Calendar per il calendario ed Evernote. Vi consiglio inoltre la lettura di questo utilissimo articolo di Nestore Novati sul Software essenziale per le piccole aziende (e freelance).
- Eliminare le distrazioni. Ora: ditemi se non vi è mai capitato di lavorare e al tempo stesso controllare complessivamente una discussione Facebook. Prima soluzione: chiudete le tab dei social e NON riapritele finché non avete finito ogni task. Prendetele come ‘pausa premio’. Altrimenti, affidatevi alla tecnologia. Per fare questo ci sono diverse App che potete installare sul vostro computer, la principale è Freedom – la parola dice tutto – che blocca l’accesso ai social per un tempo che stabilite voi. Rescue Time invece vi fa un ‘report’ di come avete trascorso la giornata per capire cosa vi distrae e vi fa perdere più tempo. L’idea mi sembra geniale, l’ho installata da poco e vi farò sapere come va.
Semplificare la vita
- Concentratevi sul momento presente. Mi dispiace ripetere un concetto talmente sbandierato che lo sentite proclamare anche nei cartoni come Kung Fu Panda, ma è la pura verità. Ieri è passato, domani è sconosciuto, e tutto quello che abbiamo in fondo è il qui e ora, anche questo esatto momento in cui stiamo leggendo un blog. Inutile offuscare il presente con le preoccupazioni per cose che non possiamo cambiare o cose che non sono ancora avvenute, se non impariamo a goderci il momento la nostra vita sarà solo una sequenza di momenti grigi ‘in preparazione’ o ‘in ricordo’ di qualcosa. Per cercare di vivere di più il presente io applico la filosofia della Mindfulness, di cui vi ho già parlato. Ogni sera scrivo il Gratitude Journal e devo confessarvi che è davvero una piccola magia, capace di farci rendere conto di quanto nonostante tutto siamo fortunati (qui anche il video, se volete vedere com’è il mio). Cerco anche di concentrarmi sui momenti felici, non inseguendone di astratti ma riconoscendo quelli che ho già davanti.
- Procedete per gradi, verso un obiettivo. Come vi racconto in questo post un po’ riflessivo, l’importante è andare avanti, procedere, senza pretendere che tutto accada improvvisamente e soprattutto senza scoraggiarci se non accade ‘per magia’ o per colpo di fortuna. Sono le nostre piccole azioni quotidiane che, messe insieme, ci consentono di raggiungere risultati (ricordate ad esempio come sono arrivata a correre 5k?). Qualunque cosa accada, ricordatevi di fare.
- Fate cose che vi rendono felici. Sembra un concetto banale, ma in pochi riescono a concedersi quel sano egoismo per applicarlo. Siamo inseguiti, soffocati dai doveri e da quello che le persone, i familiari, la società, ci chiedono di fare. A volte ‘mariniamo’ in questa routine percepita come inesorabile, e che forse noi stessi abbiamo contribuito a costruire e consolidare. Prendete una pausa e consentitevi finalmente di scegliere. Chiedetevi: ‘se fossi davvero libero/a di fare quello che voglio di questa giornata, come la trascorrerei?’. Scoprirete che la risposta spesso è molto semplice, estremamente fattibile. E che siete davvero liberi, di rendere la vostra vita bellissima.
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Questo post fa parte di una serie di appuntamenti attorno al tema #pensapulito per Folletto. Ogni mese vi racconterò il mio pensiero su qualcosa da fare per rendere il mondo, quello in cui abitiamo e il nostro, inclusa la nostra mente, un luogo più ‘pulito’ in tutti i sensi. Seguitemi!
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