
In Stranger Things di Netflix c’è una scena in cui Eleven ha bisogno di essere immersa in una vasca di deprivazione sensoriale (sensory deprivation tank) per riuscire a connettersi con l’upside-down.
La cosa mi incuriosiva molto, ma la ritenevo più un antiquato sistema di controllo della mente da servizi segreti militari, più che una tecnica ancora in uso.
E invece.
A Londra esiste un posto che si chiama Floatworks – ma sono sicura ce ne siano molti altri anche in altre città – che offre la possibilità di immergersi in una vasca di deprivazione sensoriale. Sono sessioni da un’ora, e promettono di regalare relax, riposo, creatività, felicità e soprattutto grande beneficio a livello di rilassamento muscolare a chi ne fa uso costante.
Mettendo a tacere i sensi del corpo e creando una situazione neutra e senza alcuna stimolazione, promettono il raggiungimento di uno stato di grande benessere.
Mi sono immersa in una vasca di deprivazione sensoriale e ve lo racconto.
Questo, intanto, è il video completo della mia esperienza, dove potete vedere tutto:
La preparazione
Una volta arrivati al centro per cominciare ho compilato la classica scheda sullo stato di salute, quindi mi sono state date delle istruzioni su come immergermi e cosa fare prima, durante e dopo l’immersione.
La prima cosa da fare è spogliarsi – sì, perché l’immersione si fa completamente nudi, ma avendo vasche in stanze private non è ovviamente un problema – e levare ogni possibile gioiello o accessorio dal corpo.
Si fa una doccia di preparazione.
Quindi si usa la vaselina per coprire eventuali tagli o graffi sul corpo. Questo perché la vasca ha un’altissima concentrazione di sale, che può irritare e bruciare su ferite aperte.
Si indossano tappi per le orecchie, sia per non far entrare acqua nelle orecchie che per isolarsi da ogni possibile rumore esterno (anche se il centro è estremamente silenzioso).
L’immersione
A questo punto ero pronta per l’immersione.
La vasca è piuttosto grande, circa il doppio in lunghezza e larghezza di una normale vasca da bagno, ed ha un coperchio per chiuderla completamente e in questo modo isolarsi da rumori, luci e temperatura esterne.
Sono entrata nell’acqua, a temperatura perfetta, e mi sono distesa lasciandomi andare.
Rilassarsi in una vasca piena di acqua calda e salata, che sostiene perfettamente il tuo corpo, può sembrare facile. In realtà è una sensazione mai provata prima, e al corpo serve tempo per abituarsi. Sia per lasciarsi andare completamente che per rilassare alcuni muscoli che anche in acqua siamo abituati a mantenere in uso, come quelli di spalle, collo e testa, che usiamo per tenere la testa fuori dall’acqua. In questo caso non ne abbiamo bisogno ma il corpo non lo sa, e dobbiamo essere noi a lasciar completamente andare anche la testa. Non c’è alcun rischio di affogare, nemmeno se ci si addormenta in vasca.
A questo punto possiamo scegliere se spegnere la luce e restare al buio completo, scegliere una luce blu o le mood lights che cambiano colore. Io ho scelto queste ultime.
Per i primi dieci minuti c’è una musica new age rilassante, che riprende gli ultimi cinque minuti per avvertire della fine della seduta. L’immersione in tutto dura un’ora.
I risultati
Non sono riuscita a rilassarmi subito e ho fatto dentro e fuori dalla vasca un paio di volte, ma poi sono rimasta a galleggiare ad occhi chiusi a lungo.
Ero rilassata? Si, il mio corpo lo era completamente.
Ero senza un pensiero al mondo? No, non lo sono mai.
D’altra parte anche nel centro mi hanno detto che per i pieni benefici bisogna attendere la terza o quarta seduta, perché il corpo deve adattarsi alla nuova situazione e imparare a lasciarsi andare. Ne ho avuto la conferma parlando con una ragazza dopo la seduta, lei era alla terza e mi ha detto di aver finalmente capito come rilassarsi completamente.
Per me i risultati sono stati: grande relax del corpo, come dopo un lungo massaggio, e pelle morbidissima per via del sale nell’acqua.
Se questa esperienza vi incuriosisce, fatemi sapere se la provereste!
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