Tutte le cose che vorrei dirti.

Vorrei dirti che nella vita le cose diventano difficili prima di essere facili. E non diventano nemmeno realmente facili: sei tu che diventi più brava…

Non c’è conquista senza self care.

Life ·

Vi capita mai di avere periodi della vita in cui vi sentite cariche, pronte a fare e – speriamo – spaccare?

‘HAHA NO’ sarebbe stata la mia risposta fino a qualche tempo fa e invece, sarà la primavera, sono alcune settimane che mi alzo la mattina e faccio.

Ovviamente, poteva essere tutto semplice e lineare?

Ma nooooo.

Essere carica è quella cosa che mi fa sentire in colpa.

Assurdo, huh? E’ che soffro di una certa ipomania da progetti, una sorta di entusiasmo cieco e stakanovista che mi assale quando qualche idea mi appassiona e che non mi dà tregua. Non so se accade anche a voi: è una frenesia, una febbre di fare, e tralasciate qualsiasi altra cosa.

Proprio come mi accadeva per qualche innamoramento, a volte quando sono ‘preda’ di un’idea questa non mi permette di fare altro. Devo fare tanto e subito, e lo faccio con un’iniziale energia che, una volta prosciugata, si trasforma presto in noia e tristezza.

Immaginatemi lì, che inizio qualcosa e per quarantott’ore non faccio altro, dormo poco, mangio poco, non riposo. E poi ad un certo punto l’energia finisce, e con essa l’entusiasmo. Tipico ciclo che ricorda gli oscillamenti bipolari (sapete che non uso le parole a caso, avendo una certa cognizione di causa).

Allora ne ho parlato con un po’ di gente, terapeuta inclusa, e ho capito la più semplice delle verità:

non c’è conquista senza self care.

Quello che dimentico di fare, anzi che forse quasi volutamente metto da parte durante i miei periodi di carica, è sapere quando fermarmi e dedicarmi alla cura di me.

Perché va bene lavorare a bomba dieci ore dalle otto del mattino, ma non puoi non fare pausa pranzo. Non puoi non fermarti a guardare fuori dalla finestra. Non puoi non fare quattro passi. Non puoi non staccare.

C’è una frase che ahimé mi rappresenta molto, ma che ora so quanto possa essere descrittiva di un atteggiamento dannoso:

 

 

Allora poeta edonista, questo è tutto tranne edonismo perché se cerchiamo il piacere non lasciamo che qualcosa ci totalizzi in questo modo, perché poi ci si sta male.

Che dici?

Tutte le cose belle della vita fanno un po’ male?

C’hai ragione anche tu, ma che vuoi fare, la vecchiaia porta saggezza e non mi freghi più.

Vai vai, continua a pensare pure di notte alla tua idea e svegliati alle sei di mattina per lavorarci e poi ne diventi ossessionato e smetti di mangiare e socializzare, poi quando sei na specie di ameba e molli tutto dalla stanchezza te vojo vedè, poeta edonista.

E niente, non siamo supereroi.

Anche se a volte ci sentiamo tali:

superheroine marvel costume cosplay

 

(foto fatta per Audible come da post, qui)

 

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