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Lei ha cambiato Paese, ha cambiato scuola, ha cambiato amici, ha cambiato lingua e ha cambiato ciclo scolastico.
Direi che per essere un ‘fresh start’ è stato piuttosto intenso e, nonostante ci siano sempre delle difficoltà quando si parla di un trasloco, sono molto fiera di come le ha gestite.
L’inizio della scuola ha avuto un impatto su tutti.
Tanto per cominciare ha comportato un cambio di orari: a Londra ci svegliavamo alle 8 per essere a scuola alle 8.50, qui inizia tutto molto prima e spesso ci svegliamo prima delle 7.
Era abituata a non avere libri e quaderni e ora gira con lo zaino pieno, già troppo pieno, e una lista di materiali che regolarmente dimentica di portare e che sta imparando a gestire.
Il sistema è diverso come filosofia: nella scuola inglese al centro c’è una sorta di esperienza diretta di quello che si studia, ad esempio si studiano gli Egizi costruendo piramidi e facendo workshop di papiro e si studiano i Vikinghi portando a casa spille tradizionali che usavano per i mantelli, fatte in plastilina.
Qui in Italia invece è lo studio ad essere al centro, il libro e le sue pagine.
Nonostante io sia piuttosto colpita dalla quantità e dal costo dei testi scolastici, cerco di non lamentarmi troppo. In fondo un altro sistema scolastico lo conosco bene, e ha altri difetti. La questione libri (e peso!) è tutto sommato negativa ma superabile.
Sulla mensa, anche, ha trovato enormi differenze ma questa volta in positivo.
Lei era abituata a mix di dubbio gusto e qualità perfettamente serviti in blob informi nella mensa inglese, quindi il primo giorno è tornata raggiante: ‘mamma, hanno la PASTA! E le VERDURE!’.
Per dirvi, lei era abituata a ‘chili con carne’ tipo pappone o lasagna all’inglese (aka l’inferno), verdure che consistevano nel famigerato coleslaw ovvero quel mix di carote e verze crude con salsetta, o patata bollita spesso senza nemmeno il sale.
La disciplina che la nuova scuola richiede le piace in quanto novità. Il banco, i libri e i compiti da scrivere sul diario.
Il diario e l’astuccio. I colori.
Mi è piaciuto molto che, nonostante ci avessero ben informati riguardo alla ‘moda’ italiana che prevede 2-3 marche dominanti per quanto riguarda zaini e diari, lei abbia totalmente disertato lo stereotipo e scelto solo cose che le piacevano e che la rispecchiavano.
Disegni, ma soprattutto colori.
Come quelli di Primo, che vedete in foto, che sono perfetti per la scuola. La gamma comprende davvero tantissimi prodotti per essere piccoli creativi, dalle matite colorate agli acquarelli, dai pennarelli alla pittura acrilica.
Ma la vera novità dell’anno, un vero must se avete un bambino in età scolare, è
il contest #NuovoColoreCercasi.
Come partecipare?
Scegliete un tema col vostro bimbo/i e create insieme un nuovo colore.
Dategli un nome, e fotografatelo.
Condividetelo su Instagram taggando @coloriprimo e #nuovocolorecercasi
Il colore potrebbe essere tra i 6 preferiti ed essere realizzato da Primo con il nome del vostro bambino.
Potete anche partecipare con tutta la classe, e ricevere una fornitura di colori per la scuola!
Viola si sta dilettando nella prima stesura di un ‘RosUnicorno’, che comprende vari strati di diversi rosa.
La cosa più bella, secondo me, è anche scoprire che colore hanno diverse esperienze secondo i vostri bambini.
Ad esempio, che colore ha un sorriso? E un film guardato tutti insieme sul divano?
E di che colore è l’inizio della scuola?
Mi raccomando, partecipate al concorso e se vi va mandatemi le foto delle vostre più belle sfumature di colore!
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