
Prima puntata di una rubrica che si chiamerà ISPIRATI, cioè spunti di bellezza che vengono da qualsivoglia media, che sia esso un disegno, una serie, un film, una casa, una persona o personaggio.
Oggi vi mostro la casa che mi sta incantando da quando ho iniziato a vedere la serie Netflix ‘Anne with an E’ (Chiamatemi Anna), e che ha davvero influenzato il mio sogno di ‘casale ideale di campagna dove rifugiarmi dopo i cinquantacinque ma volendo anche ora’ ovvero la casa di Marilla e Matthew Cuthbert.
Parlo di Green Gables.
Si tratta di una fattoria del XIX secolo che si trova (nella fiction come nella realtà) a Cavendish, in Canada.
Se la casa ‘originale’, che ha ispirato l’autrice del romanzo, ha uno stile casual e interni allegri e casalinghi, quella rappresentata nella serie è – secondo me – l’apoteosi di un certo stile rustico-chic (non shabby, attenzione, che mi fa subito uccellini in legno e pomelli a forma di cuore) che trovo strepitoso nella sua spoglia ed essenziale bellezza.
Ecco alcune immagini, e vi elenco l’ispirazione che ne prenderei:
Le pareti e i pavimenti in legno.
Qui abbiamo anche il contrasto tra pavimento in legno chiaro naturale e pareti bianche, secondo me splendido. Un effetto simile si può raggiungere lasciando le pareti di casa bianche e quindi dicendo addio a qualsiasi beige nature, blu grigio, giallino speranza e arancione meditazione. Bianco. BIANCO.
La piattaia a vista. Amici, ve l’avevo detto che era un must.
Stampe vintage con cornici in legno di diversi colori.
Pochi ed essenziali soprammobili, tutto in palette: sfumature dal marrone scuro al bianco.
Lampada vintage anni 30.
Tovaglie? Solo se di lino bianco o ecrù, altrimenti tavola nuda e un bel runner (o centrino della nonna) al centro tavola.
Piatti e tazze rigorosamente di porcellana, decorati all’inglese.
In cucina, sì a tutto ciò che – se a vista – comunica un’idea di semplicità e altri tempi: canovacci, brocche antiche, vasi di fiori, pentolini, forme per dolci in metallo, saponette e piatti (anche appesi).
Sì a: tende bianche, ceste in vimini, peltro.
Il contrasto legno-bianco è essenziale, recuperate vecchie travi per farne appendini, e vecchie assi per farne tavolini d’appoggio.
Vorrei ricordarvi l’altra piattaia che vedete sullo sfondo. Meraviglia.
Chiamate qualche nonna, se le ricorderà o ne avrà una in casa.
Pentole e pentolini di rame appesi.
Cibo dalle confezioni vintage o senza confezione, in barattoli di vetro (motivo in più per comprare sfuso) sugli scaffali a vista.
Se anche voi avete amato questa serie, seguitemi anche su BoomFiction dove ve ne parlo.
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