
A Roma al massimo facevamo la zucca intagliata, come vi avevo già raccontato. Ci si provava anche a uscire timidamente mascherati ma i vicini niente, ‘dolcetto o scherzetto’ manco sapevano cosa fosse, t’aprivano la porta anche mezzi scazzati. No, scherzo: MOLTO scazzati.
Qui a Londra invece Halloween lo sentono, anzi se lo godono, iniziano settimane prima a decorare le vetrine dei negozi e dei bar con zucche, fantasmi e ragnatele, e poi la notte di Halloween anche le case e i giardini si vestono ‘a festa’ (festa? diciamo che diventano allegramente inquietanti). Impossibile non gettarsi nella mischia appena cala il sole, maschera addosso – che no, non è necessariamente ‘creepyì ma più lo è meglio è ovviamete – e secchiello, cestino o sacchetto per raccogliere il dolcetto.
So che ora anche in molte città, specie quelle dove è facile girare a piedi, si sta iniziando la tradizione del dolcetto o scherzetto. Se avete festeggiato anche voi Halloween mi piacerebbe sapere com’è andata, ho visto un sacco di foto di bimbi italiani mascherati su Facebook!
Ecco noi. Una piccola gallery di ieri sera, per portare un po’ dell’Halloween inglese anche a voi.
Case perfettamente addobbate e Viola con la sua maschera da strega, fierissima del makeup MA SOPRATTUTTO delle gambe nude (ieri faceva caldo! siamo nel pieno di una ‘indian summer’ come la chiamano qui). Ovviamente, over-excited per il fatto di uscire di notte 🙂
Orde di bambini (e adulti) in maschera che attaccano le case che espongono fuori una zucca illuminata: il ‘segnale’ del QUI POTETE FARE DOLCETTO O SCHERZETTO!
Viola e la sua amichetta di scuola con la sorellina, due streghette + fatina all’attacco. Notare che mentre loro se la spettegolavano, la piccola mangiava tutti i dolcetti 😀
E a fine serata.. ecco il risultato del ‘dolcetto o scherzetto’. Che dite, bastano?
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