- Ho esposto parti di pelle bianco mozzarella al sole. Vi sembra poco? Provate a vivere in un Paese dove è nuvolo l’80% del tempo. Non avete idea della giornate che ci sono state lo scorso weekend a Londra. Piaceri semplici applicati alla lettera. Guardato fuori dalla finestra: sole. Preso un telo da pic nic e scelta una destinazione il più bucolico possibile a Londra. Scelta caduta su Richmond, il suo lungo fiume, i suoi alberi in fiore.
- Nemmeno a farlo apposta – lo googlavo la sera prima, segno del destino – ho fatto Hanami a Londra – per chi non sapesse di cosa sto parlando, è quell’usanza giapponese che consiste nell’ammirare la fioritura dei ciliegi, spesso appunto recandosi in un parco e facendo un picnic sotto i suoi rami, che al primo soffio di vento fa ‘nevicare’ petali rosa. Non credevo che da una cosa così semplice – sole, prato, petali che turbinano nell’aria – potesse derivare un piacere tanto intenso.
- A night oooout! Il mio gruppetto burlesque si è riunito per una night out in occasione della prima di uno spettacolo, after party incluso. Alla luce di Southbank al tramonto, e quasi fino all’alba. Ogni tanto, uscire senza preoccuparmi di dove andare e quando tornare, senza nessun pensiero se non quello di passare una serata divertente, mi fa molto bene. Anche se per i tre giorni successivi mi sento Jack Sparrow e devo indossare gonne psichedeliche per distogliere l’attenzione dalla mia faccia devastata.
- Viola. Perché in questi giorni ha dovuto fare una piccola cura dal medico per un piccolo problema (niente di grave) e, niente, spacca. Ha dovuto fare due volte l’anestesia locale e non ha fatto un fiato. E’ stata lì ferma ferma mentre la medicavano, ed è entrata e uscita sorridendo non solo grazie ad una bravissima dottoressa, ma anche grazie al suo carattere. ‘Sei coraggiosa’ le ho detto. “No perché avevo paura” ha risposto. “Appunto: coraggio significa superare la paura. Se non hai paura, non ti serve nemmeno il coraggio.”
- A prescindere da questo, le esplorazioni del weekend – anche se si tratta semplicemente di esplorare il nostro quartiere, quello a fianco o una biblioteca, sono le cose che mi piacciono di più. Cerco di dare un ritmo al weekend che non sia quello rallentato della stanchezza, perché anche per quella c’è un sacco di spazio – che sa di Netflix e cuscini, di candele accese sul tavolo, di libri, e di tutto quello spazio di casa che amo.
- Il potere del trucco (vabbè, le occhiaie restano, che devo fa). Del volersi bene, del trattarsi come qualcosa di prezioso. Perché nei giorni no, non riesco nemmeno a vestirmi decentemente, figuriamoci truccarmi. E invece quel trattare bene il mio viso, e il mio corpo, è un segno. Un segno di benessere, di giornata iniziata bene, di cose che possono accadere.
- La costante e continua ispirazione e motivazione che possono offrire libri, arte, frasi, discorsi, personaggi più o meno famosi, più o meno autorevoli. Le parole che trovo online e di cui faccio screenshot senza sosta, gli articoli che leggo su Medium la mattina, le frasi che sottolineo in un libro. Mi sembrano indizi lasciati lì affinché io li trovi. Nessun mistero, si chiama attenzione selettiva, e sono contenta che la mia al momento sia focalizzata sulle cose belle.
- La consapevolezza che sto parlando a qualcuno, e il pensiero di poter fare anche una piccola differenza. Vedremo cosa succederà.
- Dopodomani sono al MammaCheBlog! Spero di vedere tante di voi come ogni anno. In particolare, farò un workshop chiamato ‘Verso l’infinito e oltre!’ dove parleremo di come far evolvere il proprio blog verso nuovi argomenti.
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