Tutti hanno studiato che l’America è stata scoperta da Cristoforo Colombo, eppure dopo 530 anni una nuova prova potrebbe cambiare la storia.
Cristoforo Colombo è uno dei personaggi più famosi della storia, un navigatore ed esploratore appartenente alla Repubblica di Genova. Lui è diventato uno degli uomini più famosi del mondo quando ha scoperto il nuovo continente, cioè l’America. Come tutti sanno, questa grandiosa scoperta ha permesso alle grandi potenze europee di percorrere le nuove rotte atlantiche, con l’obiettivo di colonizzare i ricchi territori americani.
Tuttavia, la scoperta del nuovo continente è arrivata quasi per caso, poiché quando Cristoforo Colombo partì dall’Europa aveva come obiettivo il raggiungimento dell’Asia orientale e non le coste americane. Infatti, il giorno della partenza, cioè il 3 agosto 1492, nessuno sapeva dell’esistenza di un enorme continente adagiato sull’Atlantico, posizionato tra l’Asia e l’Europa.
La prova che potrebbe cambiare la storia
In realtà, secondo gli storici, quando Cristoforo Colombo sbarcò nel centro America il 12 ottobre 1492, pensò di aver scoperto delle nuove terre asiatiche e non un intero nuovo continente. Infatti, questi nuovi territori furono chiamati per molto tempo Indie Occidentali. Successivamente, Amerigo Vespucci visitando queste nuove terre nel 1501, capì che non si trattava di territori asiatici, bensì di un nuovo continente sconosciuto. Per questo motivo decise di chiamare quel meraviglioso posto “Nuovo Mondo”, anche se in seguito cambiarono il nome con America, in onore di Amerigo Vespucci.
Questa è la storia ufficiale della scoperta dell’America, che tutti hanno studiato a scuola. Oggi, invece, dopo 530 anni tutto potrebbe cambiare. Infatti, è stato ritrovato un documento che dimostrerebbe che il continente americano sia stato scoperto ben 150 anni prima di Colombo. Per la precisione, il domenicano Gelvano Fiamma nel 1340 ha chiamato con il nome “Marckalada” una nuova terra situata oltre l’oceano. Inoltre, molti marinai che navigavano tra la Danimarca e la Norvegia, dicevano che nella parte settentrionale si trova l’Islanda, la Groenlandia e una nuova terra. Ciò che sorprende maggiormente di questi marinai, è che le terre situate dopo l’Islanda e la Groenlandia le chiamavano proprio Marckalada. E non solo: leggendo gli scritti del domenicano si intuisce che le terre chiamate Marckalada corrispondono al continente americano.
Questa scoperta che potrebbe rivoluzionare la storia è stata fatta dall’Università Statale di Milano, attraverso un progetto didattico. Tuttavia, il recente documento che ha permesso di compiere la grande scoperta, inspiegabilmente, non è mai spuntato fuori nel corso della storia. Attualmente, le ricerche si stanno concentrando sul passato di Genova, per capire se nel 1492, quando partì Cristoforo Colombo, si conoscevano le notizie su queste terre sconosciute chiamate Marckalada.