Sono in tanti a pensare di sapere tutto o molto su Roma, ma non tutti conoscono queste 7 incredibilità curiosità sulla Capitale: occhio alla quinta, da brividi!
Roma è una città dall’incredibile bellezza e dalle innumerevoli curiosità che non tutti conoscono: ecco quali sono alcune delle più preziose da sapere sia per cittadini romani che per i viaggiatori in visita nella Capitale.
Il fascino della città di Roma è incredibile, grazie alle sue tantissime bellezze, alla storia lunghissima e alle tante suggestioni che la Capitale propone. Proprio in virtù di tale abbondanza, non tutti conoscono le seguenti 7 curiosità su Roma, e ciò può riguardare tanto i turisti in viaggio quanto i cittadini stessi.
Dopotutto, non è semplice conoscere nello specifico ed approfondire ogni lato della cosiddetta “città eterna”.
Il primo degli aneddoti curiosi riguarda proprio tale definizione di “città eterna”, tra le tante associate nel tempo a Roma come, per citarne soltanto una, “Roma caput mundi”.
Per quanto riguarda il riferimento alla “città eterna”, il commento si lega alla capacità di saper rinascere dalle proprie ceneri, ma non è tutto. Vi è anche un riferimento di tipo religioso, trattandosi della prosecuzione di Gerusalemme, che simboleggia il cammino degli esseri umani nella direzione dell’eternità.
Altra incredibile curiosità riguarda i mulini del Tevere. Erano vari i punti dove sorgevano ma ciò che molti non sanno è che via via col tempo le ruote, le funi e le canalizzazioni iniziarono a diventare un intralcio per lo scorrere del fiume. Proprio per tale ragione vi fu l’eliminazione nel 1871.
Proseguendo con gli aneddoti, occhio a Santa Mara Maggiore quando, al cinque agosto di tutti gli anni, viene celebrata la rievocazione del miracolo della Madonna della Neve.
Come i più attenti sapranno è uno spettacolo che va in scena a partire dal 1983 a mezzanotte, allorquando dei fiocchi di neve provenienti dal cielo cadono a terra.
Si tratta di una rievocazione che si ispira alla leggenda del patrizio Giovanni. Questi, insieme alla moglie, nel 358 dopo Cristo, essendo senza figli optò per l’offerta dei propri beni alla Vergine al fine di costruire una chiesa in suo nome.
La leggenda narra che vi fu poi l’apparizione ai 2 sposi, indicando col miracolo la località scelta per la chiesa, nella notte tra il quattro e il cinque.
Un messaggio che i 2 sposi scoprirono che fu ricevuto anche da papa Liberio. Questi, si recò sul luogo, trovandolo ricoperto di neve, ad agosto. Il papa onorò dunque la promessa e fece costruire la chiesa.
Nell’ambito delle curiosità e gli aneddoti alla scoperta di Roma, non può mancare la fontana di Trevi. Nel dettaglio si tratta del barbiere e la storia risale a quando Nicola Salvi si stava occupando di realizzare la nota opera. Tali lavori generarono la curiosità dei vicini, tra cui quella di un barbiere la cui bottega era prossima alla fontana, sulla destra.
Questi, si legge su Orizzonte Cultura, non faceva mancare le proprie critiche e quando Salvi non ne potè più, optò per porre un grande vaso. L’obiettivo era di impedire la vista al barbiere stesso. Il nome del vaso più noto è “asso di coppe”, poiché assomiglia al seme delle famose carte.
La quinta curiosità su Roma è semplicemente da brividi, visto che si tratta della cappella fatta di ossa. Ubicata in Via Veneto, all’interno della Chiesa della Concezione, che vede la relativa annessione al Convento dei Cappuccini.
A volere la costruzione di entrambi gli edifici fu il cardinale, cappuccino, Francesco Barberini.
Il fine? Dar vita ad un luogo di pietà e solitudine per i confratelli. I frati furono costretti a trasferirsi per scelta del papa Urbano VII Barberini e portarono dunque i loro oggetti, tra cui anche i resti di quattromila confratelli.
E proprio dei resti si servirono per allestire la cappella, occupandosi della creazione di nicchie e varie decorazioni.
Attenzione poi, nell’ottica delle curiosità della città di Roma, allo sparo del cannone a mezzogiorno udibile se ci trova in zona Gianicolo. Tale colpo venne ripristinato il 21.04.1959, mentre ad introdurlo fu papa Pio IX nel 1848 a Castel Sant’Angelo.
A concludere le 7 curiosità romane da scoprire, spazio alle Statue Parlanti, destinatari di applicazione di messaggi a toni satirici verso il Governo. Poiché ero troppo rischioso esporsi, a partire dal ‘500 ebbe luogo comunemente il costume di applicare, nella notte, le satire sopra le statue. Come il Pasquino.
Fra le altre, occorre menzionare Marforio sul Campidoglio certamente. Ma anche Madama Lucrezia a piazza San Marco.
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