Avere un lido balneare conviene? Quali sono le spese fisse, obbligatorie e quanto si può guadagnare? Tutto quello che c’è da sapere
In alcuni luoghi, quelli maggiormente turistici, può essere davvero remunerativo. Ma prima di incassare, occorre spendere: oggi vi diremo tutto quello che c’è sapere per capire come poter avere un lido. Del resto, la nostra Italia è piena di spiagge libere, che non aspettano altro di essere colonizzate. Ma non tutti sanno quale sia l’iter da seguire.
Va innanzitutto detto che il settore delle concessioni balneari è, da tempo, al centro di un intenso dibattito politico, perché le regole stanno andando in proroga ormai da diverso tempo. Il 2024 dovrebbe essere l’anno in cui potrebbero arrivare alcune novità. Ma ci sono dei costi e degli investimenti da sostenere per chi vuole investire in un settore che, in determinate aree del Paese (si pensi alla Versilia, al Salento, alla Costiera Amalfitana, alla Calabria o alla Sicilia) può essere davvero molto remunerativo.
Soprattutto in quest’estate 2023, infatti, i rincari (che in inverno hanno interessato generi alimentari, energia, carburante) hanno caratterizzato le attività degli stabilimenti balneari. Per il cliente, poter noleggiare lettini e ombrelloni ha decuplicato l’esborso in alcuni casi rispetto al passato.
Avere un lido balneare: quanto costa e quanto si guadagna
Ovviamente, il primo passaggio è quello di ottenere la concessione balneare, altrimenti, si incorre in sanzioni avendo occupato abusivamente il suolo pubblico. Il canone fisso è di 2.500 euro l’anno, come stabilito dal decreto dell’agosto 2021: non molto – è stato obiettato da qualcuno – dato che i lidi possono tranquillamente incassare questa cifra in un’unica giornata di lavoro.
Ovviamente, però, non si tratta dell’unica spesa, anche perché ve ne sono alcune insospettabili. Per esempio quelle della pulizia dell’area: in molti pensano che sia a carico del Comune e invece spetta al titolare della concessione. Ma ci sono molte altre spese che il gestore deve affrontare: dalla tassa sui rifiuti, che chiaramente si paga anche nel periodo di chiusura stagionale: a tassa ammonta a circa 2.000 euro per gli stabilimenti più piccoli, fino a 15.000 per le aree più grandi.
I guadagni possono però essere importanti, soprattutto se ci si trova in un luogo strategico, anche perché, come ben sappiamo, il costo di un ombrellone ormai difficilmente scende sotto i 20 euro e ogni lido balneare ne possiede a decine, a volte a centinaia. Immaginare di occuparli tutti ogni giorno (alcuni stabilimenti prevedono anche la possibilità di abbonamenti) porta a introiti enormi, se poi si considerano anche le attività correlate, che possono essere quelle di ristorazione e di intrattenimento.