Era la notizia che in tantissimi aspettavano ed è quasi passata inosservata: ecco la proroga sulla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria
Alla fine la proroga è arrivata. In tanti aspettavano notizie sul decreto–legge del 22 giugno 2023, n. 75, che prevede nuove disposizioni sulla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) in deroga. Ora, finalmente, la comunicazione da parte dell’INPS: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il Paese vive una situazione di grande difficoltà economica. L’inflazione sta colpendo duramente le finanze delle famiglie italiane, ma non solo, anche le aziende. Un circolo vizioso in cui le ditte sono spesso costrette a ridurre il personale e, di conseguenza, vi sono migliaia e migliaia di lavoratori che non hanno più una fonte reddituale.
Inevitabile, dunque, che, anche in questi mesi estivi, la maggior parte dei provvedimenti approvati dal Governo presieduto da Giorgia Meloni sia incentrata su tematiche di tipo economico. Oggi, con riferimento alla Cassa Integrazione Straordinaria, arriva finalmente la comunicazione dell’INPS. Ecco tutti i dettagli.
Cassa Integrazione Straordinaria: l’annuncio dell’INPS
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha pubblicato proprio nei giorni del ponte di Ferragosto la notizia che, infatti, per molti, presi dalle vacanze (chi ha potuto farle) è passata quasi inosservata. Non a noi che oggi vi rendiamo edotti circa l’importante proroga che può far felici numerosi cittadini italiani.
Sarà quindi concesso un ulteriore periodo di trattamento straordinario di integrazione salariale alle imprese di interesse strategico nazionale, con un numero di dipendenti non inferiore a mille, che hanno in corso piani di riorganizzazione aziendale non ancora completati a causa della loro complessità. Il limite massimo complessivo di spesa è di 46,1 milioni di euro per l’anno 2023.
Era la notizia che tanti aspettavano. Il nuovo periodo di cassa integrazione può essere concesso in continuità con i precedenti, può avere una durata massima di 40 settimane ed è fruibile fino al 31 dicembre 2023. Ovviamente devono essere le aziende stesse a fare domanda per poter usufruire di questo ulteriore periodo di proroga.
L’importo della contribuzione dev’essere regolato al 9% per i periodi di integrazione salariale ordinaria o straordinaria fruiti all’interno di uno o più interventi concessi sino a un limite complessivo di 52 settimane in un quinquennio mobile. Al 12% con riferimento ai periodi che superano le 52 settimane e fino al limite di 104 settimane in un quinquennio mobile. Infine, al 15% per i periodi che superano il limite delle 104 settimane in un quinquennio mobile.
Il nuovo codice evento sul sistema “UNICO” è il 148: Imprese interesse strateg. nazionale con piani di riorg. non completati (Art. 42 – dl 75/2023).