Una donna ha compiuto un gesto inconsulto arrivando al punto di voler infettare tutte le persone. Ecco tutti i particolari di questa vicenda.
È stato davvero un momento di forte tensione quello che si è verificato in un pronto soccorso a causa di una donna che ha dato in escandescenze. Ecco cosa è successo di preciso.
In un pronto soccorso nostrano si è verificato un avvenimento che si aggiunge ai già numerosi di cui si è parlato nelle cronache di questi ultimi tempi. Ecco i dettagli sull’accaduto.
È scattata per una sciocchezza
In ospedale può accadere davvero di tutto. Gli imprevisti sono all’ordine del giorno e il personale è chiamato a gestire numerose situazioni di crisi cercando di mantenere sempre il sangue freddo.
L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, volta a combattere le violenze nei confronti del personale sanitario in Campania, ha segnalato un increscioso avvenimento accaduto ad Acerra, in provincia di Napoli. Prima di mezzogiorno del 6 agosto scorso una donna si è presentata presso il pronto soccorso di Villa dei Fiori lamentando di avere una colica renale. Si era trattato del secondo accesso in meno di 24 ore, in occasione del primo non aveva atteso il risultato degli esami effettuati.
Al triage ha mentito non rivelando che aveva la febbre per dichiararlo soltanto una volta arrivata al box visite. A quel punto le è stato fatto un tampone ed è emerso che la paziente era positiva al Covid. Quando l’infermiera ha raccontato al medico il fatto che la donna avesse mentito sulla positività. In quel momento quest’ultima ha aggredito con forza l’operatrice sanitaria.
Sull’infermiera sono piovuti schiaffi sul collo e sul braccio. In un secondo momento ha iniziato a tossire sulle persone presenti con l’intento di contagiarle. L’infermiera ha poi deciso di sporgere denuncia, come è suo diritto. Purtroppo questa professione, come quella di tanti medici sta diventando molto pericolosa nel nostro Paese.
A gennaio di quest’anno aveva destato scalpore la vicenda di Adelaide Andriani, una 28enne specializzanda in chirurgia generale che era stata aggredita al collo dall’accompagnatore di un paziente. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità tra l’8 e il 38% degli operatori sanitari hanno subito una violenza fisica durante la loro carriera. A correre maggiori rischi di questo tipo sono nondimeno sono gli infermieri e coloro che lavorano in un pronto soccorso. Stando all’Inail le aggressioni in Italia sono in media 4 al giorno. Sempre secondo questo ente tra il 2019 e il 2021 nel 71% dei casi ad avere la peggio sono state le donne.