Lo sapevi che è possibile educare i figli senza però mandarli regolarmente a scuola? Ecco cosa ci dice la legge sul cosiddetto homeschooling.
Una delle leggi che tutti conosciamo e, in un certo senso, conosciamo a memoria riguarda proprio il diritto per tutti di poter andare a scuola: l’istruzione è infatti un diritto e non un qualcosa da ottenere in cambio di qualcos’altro. Nonostante questo, potrebbe capitarvi di tanto in tanto di sentire parlare del cosiddetto homeschooling.
Sicuramente, ad esempio, avrete visto questa pratica come molto diffusa negli Stati Uniti, e in particolare all’interno dei film e delle serie tv che guardiamo comodamente seduti dal divano di casa nostra. In realtà, nonostante il termine vistosamente anglosassone, l’homeschooling non è una pratica poi così anomala anche nel nostro paese.
Per sapere più nel dettaglio di cosa stiamo parlando, di cosa si tratta e soprattutto quali sono i limiti imposti dalla legge affinché questa situazione si possa verificare senza arrecare danno ai più giovani, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Educare i figli senza scuola: l’homeschooling per la legge
Come prima cosa, cerchiamo di comprendere più nel dettaglio di cosa parliamo quando facciamo riferimento al cosiddetto homeschooling. Anche definito home education, questa pratica fa riferimento a una tipologia molto specifica di istruzione in cui gli studenti, o per meglio dire i ragazzi, sono seguiti interamente dai genitori o in ogni caso da un contesto familiare. E’ dunque la stessa famiglia che si incarica del ruolo di provvedere all’educazione dei propri figli: ma cosa dice la legge in merito?
Ebbene, innanzitutto se un genitore decide di avvalersi del cosiddetto homeschooling, come prima cosa deve recarsi verso l’istituzione più vicina, mettersi in contatto con il dirigente scolastico e rilasciare un’apposita dichiarazione che dovrà poi essere verificata e approvata dal dirigente stesso. Egli, infatti, può avere il diritto di ritenere i due genitori infondati o ancora non adatti al ruolo che si vogliono assumere. In secondo luogo, per attestare le capacità d’istruzione parentali, il ragazzo è tenuto a svolgere degli esami di accesso alle classi successive.
Questo esame è per tanto obbligatorio per poter dimostrare l’adeguata preparazione che i figli ricevono durante l’homeschooling e per essere sicuri di non essere rimasti indietro rispetto a chi frequenta regolarmente gli istituti di apprendimenti. Nello specifico, c’è l’obbligo di sostenere questi esami fino al compimento dell’età considerata dell’obbligo per l’istruzione, a seguito della quale lo studente può liberamente scegliere il proseguimento del suo futuro scolastico.