Purtroppo, nei prossimi anni l’intelligenza artificiale potrebbe estinguere circa 8 milioni di posti di lavoro in Italia.
Il famoso cervello artificiale sta continuando la sua inarrestabile corsa verso il futuro, portando con sé una tecnologia potenzialmente in grado di migliorare il mondo e, al contempo, di far compiere passi da gigante a tantissimi professionisti e aziende. Tuttavia, una macchina così potente è capace anche di sostituire gli esseri umani in qualsiasi settore, perciò il rischio di veder estinguere molte figure professionali è alto.
Chiaramente, come insegna la storia le grandi rivoluzioni hanno sempre portato dei periodi di instabilità e di cambiamento, ma col passare degli anni tutte le generazioni che si sono susseguite sono riuscite ad adattarsi e, soprattutto, a convivere con le nuove tecnologie e a trarne il meglio. Uno degli esempi più importanti è la rivoluzione industriale, che in quel periodo ha generato preoccupazioni e gioie.
Recentemente la Confartigianto ha lanciato l’allarme: l’intelligenza artificiale (AI) potrebbe cancellare ben 8,4 milioni di posti di lavoro solo in Italia. Si tratta di uno dei dati più allarmanti e preoccupanti del secolo, poiché la AI è potenzialmente in grado di subentrare in qualsiasi campo e di sostituire la maggior parte dei dipendenti. Infatti, una simile macchina può tranquillamente eseguire il medesimo lavoro di un designer, di uno scrittore e di tantissime altre figure professionali. Anzi, l’intelligenza artificiale sarebbe molto più veloce e produttiva rispetto ad un essere umano. E non solo: non avrebbe bisogno di uno stipendio, di contributi, di ferie, di straordinari pagati e, soprattutto, potrebbe lavorare più di 8-10 ore al giorno. Perciò, pochissime aziende rinuncerebbero alla possibilità di avere tutti questi benefici e guadagni.
In realtà, il boom della AI è arrivato subito dopo la diffusione dei chatbot generativi, che hanno portato l’intelligenza artificiale nelle mani di milioni di persone. In più, questo speciale cervello è stato utilizzato anche per creare la sigla di Marvel Secret Invasion, quindi sta già sostituendo molti lavoratori in settori differenti. Per la precisione, il 36,2% dei lavoratori italiani potrebbe essere sostituito dalla AI nei prossimi anni, mentre in tutta Europa c’è una media del 39,5%. Inoltre, il paese che rischierebbe maggiormente – secondo le proiezioni per il futuro – sarebbe il Lussemburgo con un altissimo 59,4% di lavoratori a rischio.
Tuttavia, osservando i numeri dei vari Stati, l’Italia è il paese che rischierebbe meno in Europa, poiché la Francia potrebbe avere un 41,4%, la Germania un 43%, il Belgio un 48,8% di lavoratori a rischio e la Svezia il 48%. Per quanto riguarda i settori più esposti, si trovano i tecnici informatici, i tecnici della comunicazione, i dirigenti amministrativi, i specialisti in scienze e ingegneria e anche i dirigenti della Pubblica Amministrazione.
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