È stato trovato da una comitiva di neolaureati in cerca di nuove specie animale: è già conosciuto ma è difficilissimo trovarlo perché vive nascosto
Parliamo di un incontro casuale di un giovane ricercatore appena laureato e una creatura di palude. L’incredibile di questa storia è il fatto che la scoperta è stata puramente fortuita, e anche con un insegnamento finale: è solo azzardando, uscendo dalla zona comfort, che si fanno le più grandi conquiste. Questo team di ricercatori non esperti, appena laureati, si sono recati in una palude per cercare di trovare qualche specie da analizzare.
L’uscita non si è rivelata utile perché i ricercatori non sono venuti a contatto con nessuna specie rara, ma a diventar notizia è proprio l’intraprendenza di uno dei neo-ricercatori che ha deciso di scavare più a fondo.
Per immergere la videocamera nella palude è venuto a contatto con le sue stesse mani con qualcosa di viscido che si nascondeva sotto i primi strati di melma. Il ragazzo si è accorto di non poter tirare fuori questo essere non identificato per via della sua stazza, risultava difficile tirarlo fuori dalla melma.
Vive nella melma delle paludi del Senegal, il Cymbium Marmoratum è impressionante
Nonostante ciò ha deciso di continuare nell’impresa, liberandosi anche l’altra mano dalla videocamera per riuscire a tirar su la sua scoperta. Ciò che ha tirato fuori è stata un’enorme lumaca, dalle dimensioni che superano le due mani. Questo mega mollusco è simile a una lumaca di mare ma vive proprio nella melma e si ciba di essa. il suo nome scientifico è Cymbium Marmoratum.
Con tessuti molto più rugosi e compatti rispetto alla lumaca comune che si presenta più ‘delicata’ e viscida. Il Cymbium non è altro che un mollusco gasteropode marino che appartiene alla famiglia Volutidae, e quindi delle volute a cui appartengono anche le conchiglie. La creatura ha un aspetto stranissimo, che incuriosisce e al tempo stesso spaventa.
La sua forma è rotondeggiante e spesso ha un colore grigio scuro/marrone, insieme a dei toni più chiari. Il ragazzo una volta rientrati in laboratorio ha editato e pubblicato il video della sua giornata sulle piattaforme social che poi sono diventati virali. Questo non perché il mollusco non sia conosciuto, bensì perché si tratta di un animale poco presente nell’immaginario comune in quanto nascosto in paludi dove l’uomo non finirebbe per spontanea volontà.