In molti faranno un balzo nel passato solo a vederli: si tratta di un supporto informatico molto usato negli anni ’90 e agli inizi del 2000!
Un tuffo indietro di ben 20 anni per scoprire perché questi supporti di memorizzazione dal potenziale elevatissimo non hanno fatto il boom. Dalla musica al cinema, dalla fotografia ai videogiochi: queste memorie erano davvero molto utilizzate ma, per un motivo o per un altro, sono state sostituite. Lacrime assicurate per i nostalgici!
Sin dagli albori, la tecnologia è in costante evoluzione e sforna ogni giorno delle novità assolute, rendendo immediatamente obsolete le idee che poco prima erano considerate innovative. Si tratta di un settore perennemente dinamico e alla ricerca dell’avanguardia che, ogni anno che passa, riesce a fornire strumenti sempre più performanti.
Tra gli elementi informatici che più sono stati oggetto di evoluzione, troviamo sicuramente i computer, ma soprattutto le memorie al loro interno. Si è passato in pochi decenni da poter archiviare poche informazioni a prezzi altissimi, fino ad un costo irrisorio. Ad oggi, infatti, il costo di un hard disk da 500 GB è sceso a 20 euro: soltanto 4 centesimi per ogni GigaByte!
Ricordi i dischi zip? Ecco spiegato il fallimento della variante dei floppy disk
In passato, tutto ciò non era sicuramente possibile. Parliamo dei tempi dei floppy disk e delle storiche memory card che da bambini inserivamo nelle prime console. Una variante di questi storici supporti di memorizzazione, sono i dischi zip, di cui i più nerd sicuramente ameranno sentir parlare. I nostalgici si commuoveranno leggendo parole come memory card e videocassette, ma vediamo cosa li ha sostituiti così rapidamente.
Tra i metodi di archiviazione dei dati negli anni ’90, furono introdotti i dischi zip. Si tratta di supporti molto simili ai floppy disk, ma erano ritenuti innovativi perché capaci di immagazzinare grandi quantità di informazioni in poco spazio e a costi bassissimi. Il tempo non ha dato ragione a Iomega, specializzata nella produzione di dispositivi di archiviazione dati, nonché la prima a lanciare sul mercato questo tipo di supporti di memorizzazione.
Ad oggi, purtroppo, i più nostalgici non possono far altro che andare con la memoria la passato, quando la Sony implementò le famose memory stick nelle sue videocamere e fotocamere, poi sostituite dalle schede SD, perché più semplici e capienti. In pochi ricorderanno i zip disk di IOMEGA, molto più grandi delle memorie Sony e simili ai cugini floppy disk, ma molto più veloci. Questa velocità non è bastata, perché alla fine degli anni ’90 i CD hanno soppiantato per sempre i zip disk. Stessa sorte per le videocassette, in seguito sostituite dai DVD.
Il “fallimento” se così si può definire, dei zip disks, è da rintracciare nella complessità di accesso ai dati memorizzati su di essi. Anziché un semplice supporto plug and play, ovvero “collega e usa”, i zip disks richiedevano un hardware specifico per essere utilizzati. I dischi zip, dunque, rimarranno soltanto un ricordo dato che sono stati ampiamente sostituiti da supporti di memorizzazione ben più veloci, affidabili e compatti: parliamo delle pen drive, schede sd, hard disk o i rapidissimi ssd.