Verità o leggenda: in Italia c’è la tomba del personaggio storico più minaccioso al mondo.
Gli appassionati di horror e di vampiri resteranno a bocca aperta, ascoltando questa notizia. Come tutti sapranno, nessuno sa l’esatta posizione in cui si trova la tomba di uno dei personaggi più inquietanti e brutali della storia: il Conte Dracula. La tradizione popolare crede che, il Conte, sia stato sepolto in un convento, quello di Snagov, che sorge sull’isola al centro del lago. In questo comune venne approvata la costruzione, nel 2002, di un parco a tema Dracula, il quale ha scatenato forti polemiche. Ad oggi, il progetto sembra essere sparito nel nulla. I monaci di Snagov, hanno sempre mostrato ai turisti una tomba, dichiarata dell’Impalatore.
Tuttavia, sono stati compiuti scavi archeologici che hanno trovato, nella tomba, solo ossa di bovini. Incuriositi da tutto ciò, gli archeologi hanno iniziato degli ad indagare in altre zone del monastero, in cui hanno rinvenuto un’altra tomba, nella quale era presente un corpo umano.
Impreziosita e ricoperta da velluto, è stata aperta e, non appena il corpo è venuto a contatto con l’aria, si è decomposto. Gli abiti venuti alla luce avevano un grandissimo valore, inoltre, la presenza di un anello con un drago ha fatto pensare immediatamente all’Ordine del Drago. Si pensò fosse il Conte Dracula, eppure fu decapitato e la sua testa portata a Costantinopoli, perciò, molto più probabilmente, si trattava di Vlad II Dracul, il padre.
Il Conte Dracula e il ritrovamento della tomba
Alcuni studiosi italiani ed esperti dell’Università di Tallin, hanno ideato una teoria, che possa ricondurre la Tomba di Dracula in Italia, a Napoli. Nonostante non si abbiano testimonianze sulla presenza di Vlad III nella città partenopea, è stata creata una verosimile ipotesi. Si pensa che il Conte avesse una presunta figlia, Maria Balsa, che fuggì a causa delle persecuzioni dei Turchi e trovò soggiorno a Napoli. La donna fu data in moglie a Giacomo Alfonso Ferillo, figlio di Matteo Ferillo; la tomba di quest’ultimo si trova nel convento di Santa Maria la Nova.
Proprio la tomba di Matteo Ferillo, viene associata a quella di Vlad III di Valacchia. Secondo questa ipotesi, Maria Balsa, volle le spoglie di suo padre vicino a sé, infatti, sono stati condotti studi e ricerche a conferma di questa tesi. La raffigurazione centrale di un dragone potrebbe essere il simbolo dell’Ordine del Drago, di cui anche Vlad III ne faceva parte. Inoltre, l’epigrafe sulla struttura, sembra essere un codice, di cui è stata tradotta solo la parola “Vlad“. Tra le altre supposizioni, nelle tombe europee, difficilmente si trovano simboli egizi, mentre qui sono raffigurate due sfingi, simboli della città di Tebe. Dagli egizi, Tebe, veniva chiamata Tepe, che ricorda il vero nome di Vlad: Dracula Tepes.
Ancora non ci sono state conferme che sostengono questa tesi, poiché ha sollevato anche parecchi dubbi. Esistono testimonianze e tracce dei figli di Vlad, tuttavia erano tutti maschi, non si è mai parlato di una femmina. Oltretutto la parola Tepes, in turco significa Impalatore, perciò, perché la figlia avrebbe dovuto usare un soprannome negativo nei confronti di suo padre? Inoltre, il drago era il simbolo dello stemma araldico di famiglia dei Ferillo.
L’ingegnere Falcucci, aveva anche analizzato le iscrizioni presenti sulla tomba, che si pensava risalissero al 1900. Grazie all’indagine diagnostica, potrebbero essere originarie del XVI secolo, infatti, nel 2018, l’ipotesi è stata presentata ad un convegno. Queste sono solo delle tesi, che non hanno ancora alcuna veridicità, ma si continua ad indagare. Nel frattempo, il convento di Santa Maria la Nova è diventato un’attrazione turistica per tutti gli amanti dell’horror e gli appassionati del romanzo di Bram Stoker: Dracula.