Brutto periodo per un ex famosa tronista di Uomini e donne, costretta a lasciare il suo lavoro per curarsi
Dopo mesi di silenzio si torna a parlare di una delle ex troniste più amate di Uomini e donne. Stiamo parlando di Teresa Cilia che ha preso parte al parterre diversi anni fa scegliendo e poi sposando Salvatore Di Carlo. Una storia la loro che ha fatto molto sognare ma che purtroppo è finita nel peggiore dei modi, la coppia si è separata ufficialmente lo scorso anno. Nel corso di questo periodo però la giovane salernitana oltre ai problemi legati al suo matrimonio si è ritrovata ad affrontare anche problemi di salute.
Come succede a molti personaggi di Uomini e Donne, l’ex tronista è solita condividere molto della sua quotidianità con i followers che la seguono. Ebbene, recentemente ha voluto confidarsi proprio con i suoi fan su un problema che sta condizionando molto la sua vita. Da tempo soffre di forti emicranie che l’hanno costretta addirittura a prendere una decisione molto importante.
Teresa Cilia costretta a lasciare il lavoro per problemi di salute
L’ex tronista di Uomini e donne non sta affatto bene. A farlo sapere è stata proprio lei stessa annunciandolo sui social. la giovane ha spiegato che in questi giorni è stata assente per via di problemi di salute, ovvero dei forti mal di testa. La Cilia soffre di emicranie da tempo e fino a oggi si è curata con farmaci antiepilettici. Farmaci che ad oggi le danno solo effetti collaterali: aumento di peso e fame nervosa. Questi forti dolori l’hanno costretta diverse volte in settimana ad andare in ospedale, dove l’hanno curata con punture. I medici le hanno consigliato di prendere degli antidepressivi, ma sembra che ci sia anche un’altra alternativa.
Si tratta di alcune punture di botox, precisamente 36, da fare dietro la nuca e al collo. Teresa alla fine, non ha nemmeno nascosto che i continui mal di testa l’hanno portata a dover abbandonare il suo lavoro. Si perchè il continuo assentarsi ovviamente ha creato problemi in azienda.
L’ex tronista di UeD lancia un appello allo Stato
Teresa ha spiegato che la sua è una vera e propria patologia e non capisce il perchè lo Stato non interviene dando una mano a chi ne ha bisogno. A livello economico, infatti, cercare di contrastare il dolore dovuto all’emicrania comporta una grande spesa, che ovviamente è a suo carico. Ogni scatola di pillole che acquista costano 10 euro e in un mese ne prende tantissime. A questi si aggiungono anche tutte le visite private, prelievi di sangue e controlli vari.