Il settore della robotica è in continuo sviluppo: adesso esiste anche il robot che suda. A cosa serve questa insolita funzione?
Sappiamo già che i robot del futuro saranno realizzati con materiali morbidi. Potrebbero arrivare al punto di sudare e abbassare la temperatura “corporea” come fanno alcuni mammiferi? Questa è l’idea di alcuni ricercatori.
Scopriamo perché i nuovi robot a cui stanno lavorando i ricercatori sono in grado di sudare: a cosa serve questa funzione?
Adesso esiste anche il robot che suda: a cosa serve?
Tutto è iniziato con i ricercatori della Cornell University che hanno implementato la loro mano robotica.
Le dita sono state realizzate tramite stampa 3D utilizzando la stereolitografia e due tipi di idrogel, un materiale flessibile generalmente usato nel mondo medico, ad esempio per le protesi mammarie.
Ogni dito artificiale è in grado di reagire alla temperatura ambientale e riprodurre il fenomeno della sudorazione. Al di sopra dei 30 gradi, il materiale che costituisce la sua struttura si ritrae e spinge l’acqua contenuta all’interno verso l’esterno.
Il sottile strato che funge da pelle si comporta e si espande sotto l’effetto del calore, che ha l’effetto di allargare i minuscoli fori che ne punteggiano la superficie e di consentire il passaggio dell’acqua. Di conseguenza, la sua temperatura scende molto rapidamente, rendendo così possibile immaginare che i robot possano essere utilizzati in ambienti difficili.
C’è ancora molto da fare poiché i ricercatori non hanno trovato un modo per ricostituire l’acqua all’interno del dito. A meno che in futuro non sia necessario insegnare ai robot a bere.
Kengoro: il robot che suda
L’idea di un robot che sudi è venuta anche ai ricercatori giapponesi, che hanno creato un robot che il cui nome è Kengoro. Si tratta di un robot umanoide alto 1,70 metri, e che pesa 56 kg.
Questo umanoide è in grado di eseguire flessioni per quasi 11 minuti utilizzando i suoi 108 motori. Finora abbiamo apprezzato robot che eseguono lavori domestici, cucinano o addirittura chiacchierano. Ora gli scienziati hanno pensato ad un robot che sia in grado di svolgere il ruolo di preparatore atletico. Oltre a fare esercizio, suda come un essere umano.
Anche in questo caso, non si tratta di un modo per umanizzare una macchina bensì di una funzione necessaria per il corretto funzionamento di quest’ultima. La sudorazione, infatti, è essenziale perché altro non è che un sistema di refrigerazione.
La sudorazione è possibile grazie ad uno scheletro in alluminio pieno di minuscoli fori che permettono all’acqua di circolare. Questo nuovo sistema, inventato dai ricercatori giapponesi del JSL Lab, sotto la direzione del Prof. Masayuki Inaba, è stato presentato alla Conferenza internazionale sui robot e i sistemi intelligenti ed è stato ben accolto nel mondo della robotica.