Recentemente la AI è entrata anche nel mondo delle automobili, in particolar modo per aiutare chi è vittima di un incidente.
L’intelligenza artificiale sta letteralmente conquistando il mondo intero in quasi tutti i settori. Ma come riesce a compiere queste imprese? In realtà, pur essendo una tecnologia ai limiti della fantascienza, il suo funzionamento risulta piuttosto semplice ed intuitivo capirlo, almeno in teoria: prima di tutto è una macchina che utilizza la navigazione su internet per rispondere a tutte le domande o per realizzare dei nuovi prodotti.
Infatti, per ottenere ad esempio un nuovo design di un divano, il cervello artificiale comincia immediatamente a cercare online tutte le forme di divani inerenti ai gusti del cliente. Dopodiché, scompone ogni singolo elemento di quei numerosi divani trovati e li ricombina in modo differente, creando così un nuovo design di divano.
La AI che aiuta le vittime di incidenti
L’intelligenza artificiale (AI) appare come una tecnologia futuristica nata recentemente. In realtà, è una disciplina antichissima, risalente addirittura al ‘600. Infatti, nonostante il suo anno di nascita ufficiale sia il 1956, gli storici hanno rinvenuto molte testimonianze di una primitiva intelligenza artificiale, la quale vide la sua prima comparsa nel 1623. In quell’anno uno scienziato tedesco riuscì a costruire una macchina capace di fare dei calcoli matematici, anche se non li effettuava in modo automatico. L’anno seguente, nel 1624, Blaise Pascal realizzò un’altra macchina in grado di eseguire delle operazioni con il riporto automatico. Quindi, proprio dal ‘600 si cominciò a pensare ad un futuro costellato di macchine, che potessero aiutare gli esseri umani nella loro vita quotidiana.
Oggi, l’intelligenza artificiale ha toccato vette inimmaginabili, giungendo persino nel mondo delle automobili. In modo particolare, sono riusciti a creare un sistema per risolvere i problemi che normalmente sorgono dopo un incidente automobilistico. In altre parole, i sinistri stradali potrebbero essere gestiti da un semplice smartphone da remoto. In questo modo si eviterebbero tutte quelle ore trascorse accanto alla noiosa burocrazia. Questa idea si chiama LiveClaim, ed è un servizio sorto da qualche mese grazie a Sint (azienda partner del Gruppo De Pasquale), con l’obiettivo di ridurre i tempi della gestione di un sinistro da 40 giorni a circa 30 minuti. E non solo: diminuirebbero del 70% anche i costi delle pratiche.
Ma come funziona? LiveClaim è in grado di integrarsi nell’app della compagnia per facilitare la gestione della pratica e, subito dopo, crea un collegamento rapido tra l’assicurato e l’operatore tramite un’interazione video, grazie al quale il tempo viene ridotto da 40 giorni a soli 30 minuti. Inoltre, per semplificare il tutto utilizza anche WhatsApp, gli SMS e l’e-mail per inviare i vari documenti ai diretti interessati.