Perché il rumore dell’acqua fa venire voglia di fare pipì? Ecco cosa accade

Pubblicato il giorno

da Isabella Insolia

nella categoria: News

Il rumore dell’acqua fa venire voglia di fare pipì anche quando non scappa, ma per quale motivo succede? Ecco qual è la spiegazione.

La voglia di urinare in presenza di un flusso d’acqua non è una cosa anomala. Probabilmente la maggior parte delle persone ha molta familiarità con questa sensazione, questo perché dietro a tale fenomeno c’è una base scientifica.

Rumore acqua voglia pipì: perché
Il rumore dell’acqua stimola la vescica – Machedavvero.it

La tattica di aprire il rubinetto davanti ai bambini per farli urinare prima di metterli a letto è antica e straordinariamente efficace. Così come funziona negli ospedali quando ai pazienti viene dato un campione per urinare o se si sta uscendo di casa e si ha la certezza di non vedere un bagno per un po’ di tempo.

In ogni caso, aprire un rubinetto per scaricare l’ultimo bicchiere d’acqua funziona sempre. Da qui sicuramente in molti si saranno chiesti qual è il motivo per cui il rumore dell’acqua fa venie voglia di fare pipì. Dietro tale interrogativo c’è una spiegazione scientifica che deriva direttamente dal fisiologo russo Ivan Pavlov.

Rumore dell’acqua fa venire voglia di fare pipì: lo spiega la scienza

Ivan Pavlov nel 1890 condusse alcuni esperimenti sui cani, che poi gli portarono il premio Nobel nel 1904, per dimostrare come gli animali imparano inconsciamente qualcosa ed era semplice far venire loro “l’acquolina in bocca”. In pratica, il fisiologo suonò un campanello subito prima di dare da mangiare ai suoi amici a quattro zampe.

Rumore acqua voglia pipì: spiegazione scientifica
Pavlov spiega l’associazione acqua e pipì – Machedavvero.it

In seguito, dopo aver ripetuto questa routine più volte, i cani cominciavano a salivare non appena sentivano il campanello, senza mai vedere il cibo. Questo perché associavano la campanella all’arrivo del cibo. In pratica, avevano la cosiddetta “acquolina in bocca”.

Allo stesso modo in cui i cani hanno imparato che il cibo arrivava dopo il suono del campanello e cominciavano ad avere l’acquolina, le persone imparano, attraverso la nostra esperienza, ad associare  il rumore dell’acqua alla pipì. È proprio questo il riflesso condizionato, conosciuto anche come il riflesso pavloviano.

In pratica, il fisiologo era certo che lo scorrere dell’acqua fa affiorare alla mente delle persone il ricordo dello sciacquone e quindi si ha quel senso di sollievo e liberazione che segue ogni volta che un individuo svuota la vescica. Nel corso degli anni non ci sono stati degli approfondimenti specifici in materia, tuttavia psicologi e urologi hanno sempre ritenuto interessante e valida questa teoria.

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