Vedi figure che non esistono? Forse anche tu soffri di questa sindrome inquietante: ecco di che cosa parliamo e per quale motivo accade.
Tra le più grandi paure insite nell’animo umano e difficilmente spiegabili a parole c’è quella dell’ignoto. Il non capire, non conoscere e non comprendere qualcosa che non rientra nelle nostre abitudini, nei nostri canoni e in ciò che siamo abituati a riconoscere come “familiare” provoca un grande senso di inquietudine. I film horror sanno come giocare su questa sensazione primordiale, profondamente umana e difficile da combattere: è il motivo per cui abbiamo paura del buio, delle maschere, della penombra. Tutti questi elementi celano la realtà delle cose e la loro “umanità”.
Ecco perché fa così paura l’idea di vedere cose che non esistono. Siamo convinti di averlo visto, era proprio lì, ce lo ricordiamo bene, eppure non è mai esistito davvero niente di ciò che crediamo di aver visto. Per chi prova questa sensazione, è difficile scrollarsi di dosso l’inquietudine. Ed è quello che succede a chi soffre di questa condizione, che ti spinge a vedere un uomo che non è davvero lì. Ne soffri anche tu?
Cosa significa vedere chi non esiste: la “sindrome del terzo uomo” e chi ne soffre
Questa sindrome è molto interessante ed è interessante vedere in quali condizioni e circostanze colpisce. Tutti possono averne esperienza e, anche se può essere molto spaventosa ed inquietante a pensarci, non solo è completamente innocua ma è anche, spesso, un’esperienza piacevole per chi la vive. Accade molto spesso alle persone in fin di vita o a chi sta passando un momento tra la vita e la morte, in condizioni estreme di sopravvivenza.
Ne hanno spesso parlato malati terminali e persone rimaste intrappolate in situazioni in cui hanno rischiato la vita: la “sindrome del terzo uomo” è una condizione per cui la mente crea una figure – o più di una – che non esistono e che non sono davvero lì. Eppure, chi sta avendo questa particolare esperienza, le vede più o meno vividamente e ci può anche persino parlare e interagire.
Non c’è niente di paranormale in questo. Nonostante sia un fenomeno non del tutto ancora spiegato dalla scienza, capita spesso che la mente sottoposta ad uno stress emotivo estremo crei allucinazioni visive o uditive e ci faccia vedere cose che non ci sono. Persino interagire con figure e uomini-ombra che ci raccontano e dicono chissà che cosa. Ti è mai capitato?