Il rischio di una nuova epidemia fa scattare l’allerta in tanti presidi scolastici: ecco a cosa bisogna prestare la massima attenzione
Il ritorno a scuola è ormai alle porte: dopo una stagione baciata dal sol leone, in cui le temperature hanno valicato soglie mai toccate negli anni recenti, è giunto il momento di riascoltare il rintocco della campanella. Sarà così per migliaia di studenti, a cominciare il 5 settembre per tutti i ragazzi in età scolare della Provincia di Bolzano, fino a chiudersi con Toscana, Emilia-Romagna e il Lazio al 15 settembre. Fervono quindi i preparativi per il gran ritorno nei banchi di scuola.
Riprende il pieno ritmo quindi il settore scolastico, dopo polemiche circa gli stipendi degli insegnanti, e gli anni bui segnati dalla pandemia. Tempi in cui la DAD, la didattica a distanza, ha creato un nuovo modo di fare scuola. Ma le paure, evidentemente, non sono passate, ed una nuova minaccia, una nuova epidemia, rischia davvero di mettere sottosopra tutto il comparto scuola. I presidi stanno iniziando a prendere le prime misure di sicurezza: ecco di cosa si tratta.
Ritorno a scuola: attenzione ad una nuova epidemia
Per insegnanti, alunni, personale scolastico ma anche le famiglie, il periodo in cui le scuole erano chiuse a causa della pandemia da covid-19 e la lezioni a distanza, sono state davvero molto difficili. Connessioni non sempre puntuali, istituti non propriamente attrezzati così come alcune famiglie, e difficoltà di comunicazione sono stati tra i principali disagi che sono stati segnalati. E una volta che a scaglioni si è cominciato a tornare negli istituti, ecco che i primi casi di coronavirus fecero ripiombare tutto nel baratro.
Ma quel periodo sembra ormai alle spalle, e le grandi preoccupazioni hanno lasciato spazio ad una nuova gioia di vivere gli ambienti scolastici. Eppure, in numerosissimi presidi scolastici, proprio a cavallo dell’inizio delle lezioni, si stanno mettendo in allarme per il rischio di una nuova epidemia, che si diffonde altrettanto rapidamente. Si tratta dell’epidemia da pidocchi. Ebbene, può costituire una vera e propria piaga per gli istituti.
Sfatiamo il falso mito
In molti vivono con il falso mito che i pidocchi, in estate, non ci siano. Il caldo, il sole, secondo alcuni, allontanerebbe questi parassiti molto fastidiosi, difficili da debellare e molto contagiosi. L’allarme arriva dai medici pediatrici che mettono in allarme. Contrariamente a quanto si pensa, il caldo con le sue elevate temperature, costituirebbe un ambiente perfetto per il proliferare dei pidocchi. E la diffusione è incredibilmente rapida.
Basta soltanto un bambino che, a sua insaputa, ne sia infestato per poter diffondere rapidamente, data la vicinanza dei ragazzi, i pidocchi. I presidi si stanno già attivando, e costituirebbe un problema non da poco una epidemia da pidocchi, in quanto vanno interpellate le Aziende Sanitarie Locali, e i costi per bonificare gli ambienti non sarebbero bassi. Motivo per il quale molti presidi, in caso di sospetti di pidocchi, chiederanno approfondimenti ben specifici alle famiglie per poi attuare tutte le misure che i casi richiedono.