Un posto di villeggiatura, uno scontrino da 3 pizze e qualche bibita, il prezzo finale che ha fatto infuriare i clienti.
La storia del caro scontrini nei ristoranti di tutta Italia (specialmente nelle località di villeggiatura) forse sta un momento sfuggendo di mano, anche se oggettivamente ci sono degli episodi che lasciano intendere quanto i clienti abbiano ragione a infuriarsi per i prezzi fin troppo cari di cibo e servizi accessori.
Ultimamente ci sono molti meme e sfottò che girano in rete sui costi applicati a un piatto vuoto per smezzare una porzione di pasta, sul cappuccino senza schiuma per il quale un barista “ha utilizzato più latte”, o sul toast tagliato a metà che costa 2 euro in più del suo prezzo regolare. Insomma c’è di che avere fastidio per i costi “fantasma” che molti esercenti stanno applicando ai loro scontrini, ma c’è anche da dire che in alcuni casi qualcuno sta esagerando.
E’ successo infatti pochi giorni fa che un cliente abbia strumentalizzato la querelle sul caro scontrini per inveire contro un ristoratore a causa di uno scontrino ritenuto troppo alto rispetto a quanto consumato dall’uomo e dai suoi amici che erano a cena insieme a lui nel locale in questione.
I fatti sono stati raccontanti da entrambe la parti, clienti e ristoratore, e ovviamente le due facce della medaglia parlano di uno scontento che probabilmente era fin troppo esagerato. Secondo i clienti infatti, pagare 60 euro per tre pizze e qualche bibita era un prezzo esagerato, tanto da causare un intervento a dir poco rissoso da parte dei clienti nei confronti dell’esercente.
Il quale dal canto suo ha voluto dire la sua versione dei fatti. Sembra infatti che i tre clienti fossero in compagnia di consorti e figli, per un totale di 8 persone a tavola, definite “molto maleducate” da parte del ristoratore. Per tutelarsi da eventuali maldicenze e poter dimostrare la sua buona fede, il ristoratore ha conservato lo scontrino oltre che la comanda, riprendendola dalla spazzatura, per dare evidenza del fatto che la lamentela non avesse motivo di sussistere.
Come si evince dallo scontrino in questione, infatti, le 8 persone avrebbero consumato 3 pizze (suddivise nei piatti di tutti), qualche bottiglia di acqua e bibite, 4 caffè e 3 birre. Inoltre, come dichiarato dal ristoratore, una delle pizze sarebbe stata conteggiata ad un prezzo minore di quanto dovuto solo per andare incontro ai clienti, definiti dall’esercente “molto maleducati“. Insomma il caro scontrini continua a mietere vittime anche quando i prezzi non sono così cari.
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