Un uomo ha scoperto qualcosa di molto importante con il suo metal detector: non ci poteva credere. Cosa ha trovato?
Riuscire a trovare degli oggetti preziosi con un metal detector è una grande sfida. Bisogna impiegare tanto tempo per riuscirci, quindi la pazienza è tutto. Ma un uomo è stato così fortunato da scovare qualcosa di veramente prezioso ed inestimabile.
La storia ha come protagonista Erlend Bore, un uomo a cui piace andare alla ricerca di oggetti preziosi da sempre. Di recente aveva acquistato un metal detector come hobby, quindi aveva intenzione di provarlo fin da subito. Per questo motivo l’isola di Rennesøy, in Norvegia, poteva essere un buon inizio per lui. Un posto più che ottimo dove cominciare le sue prime ricerche.
Compra un metal detector ed inizia le ricerche: ciò che trova sconvolge la Norvegia, e non solo
A questo punto avvia la caccia al tesoro, e con sua sorpresa trova qualcosa di assurdo. In poco tempo riesce a scovare ben nove pendenti d’oro molto simili a delle monete. Su di esse erano incisi dei rari simboli di cavalli. Insieme ai pendenti d’oro aveva scovato persino dieci perle d’oro e tre anelli dorati. Non aveva mai raccolto niente di simile prima d’ora, anche perché una tale ricompensa si può ottenere soltanto con determinazione e pazienza.
Prima di arrivare a questo risultato aveva analizzato la zona, controllando il terreno e poi guardando le aree che sembravano più sospette. Soltanto in questo modo è riuscito a trovare la grande quantità d’oro che lo ha lasciato senza parole. Ma non è il solo ad essere rimasto scioccato da una simile scoperta. Difatti anche Marianne Enoksen, il capo del dipartimento del patrimonio culturale della contea di Rogaland, ha ammirato l’impegno dell’uomo e la sua forza di volontà.
Sia lei che gli altri ricercatori si sono congratulati con Erlend Bore per aver portato alla luce una simile scoperta. Gli oggetti saranno conservati al Museo Archelogico della città per tenerli al sicuro. Le leggi norvegesi vietano ai cittadini di tenere con sé degli oggetti storici costruiti prima del 1537 e del 1650. Fanno parte di una cerchia ristretta di reperti archeologici che devono essere protetti. Erlend Bore ha compiuto un gesto significativo e che spingerà gli archeologi norvegesi ad eseguire delle indagini approfondite sull’isola di Rennesøy.