Essere comodamente seduti in una elegante sala da tè a Roma e avere la sensazione di volare a Londra. Un angolo molto british tutto da scoprire.
Siamo in uno dei luoghi più belli e suggestivi della Capitale. La scalinata di Piazza di Spagna – sullo sfondo – la quale conduce alla Chiesa di Trinità dei Monti e poi la suggestiva fontana – per opera dei due Bernini, padre e figlio – in basso. Questo è uno dei luoghi iconici di Roma amato da tutti, residenti e viaggiatori nella Città Eterna. Eppure in un angolo, accanto alla Barcaccia – questo è il nome della monumentale fontana a forma di barca – c’è una “piccola Londra” ossia un angolo dove entrare significa respirare quel non so ché di british che affascina in molti.
Entrare in questo luogo così magico – intriso di storia, profumi e odori – è davvero una esperienza da non perdere se si visita Roma. Già varcare quella soglia e ammirarne gli ambienti, con quel verde inglese tipico e riconoscibile a chiunque, richiama alla mente le tipiche sale da tè inglesi. Proprio lì, dove ci si rifugia sempre quando fuori il clima londinese è piovoso e freddo e si ha solo voglia di riscaldarsi con una buona tazza di tè caldo e godere di un ottimo dolce e magari non avere più voglia di uscire. A Roma, è possibile rivivere questa atmosfera tipicamente inglese – dal profumo del tè – e vi sveliamo dove.
Tutto cominciò quando nel lontano 1893 due giovani donne inglesi – Isabel Cargill e Anna Maria Babington – decisero di investire le loro 100 sterline aprendo una sala da tè e di lettura a Roma, destinate alla comunità anglosassone della capitale. Il rischio era grande dato che a quel tempo il tè era solo venduto in farmacia e non vi era affatto l’usanza, come in Inghilterra, di consumarlo seduti comodamente in una sala da tè. Nonostante i dubbi e i timori di molti, la sala da tè Babington’s – questo il nome oramai famoso in tutto il mondo e non solo a Roma – riscosse subito successo dato che si inseriva in un contesto storico molto particolare.
L’Italia era considerata per la popolazione inglese la meta ideale per il Grand Tour, inoltre a quel tempo si celebrava il Giubileo e poi – altro avvenimento molto importante, ci furono le nozze di Umberto e Margherita, i reali del tempo. Il grande evento portò a Roma innumerevoli esponenti internazionali. Roma si stava aprendo al mondo e alle culture. La sala da té Babington’s fu aperta inizialmente in una strada adiacente a Piazza di Spagna, Via dei Due Macelli, e poi successivamente si spostò proprio ai piedi della suggestiva Scalinata di Trinità dei Monti, i cui gradini si collegano alla magnifica Piazza di Spagna.
Piazza di Spagna era soprannominata il “ghetto inglese” dato che nello stesso palazzo dove sorgeva la sala da tè Babington’s, vi era anche la casa dei due poeti illustri inglesi Keats e Shelley, oggi diventato il Museo che li ricorda. Con il tempo la sala da tè divenne il vero punto di incontro dei signori e signore dell’epoca, i quali volevano sì rilassarsi, sorseggiando una gustosa tazza di tè, ma nello tempo anche incontrarsi e colloquiare. Con lo scoppio della prima guerra mondiale le cose cominciarono a farsi difficili anche per la sala da té la quale subì una decisa battuta di arresto. Si pensò di chiuderla ma grazie ad Annie, la sorella di Isabel, fu presa la decisione di cambiare radicalmente gli ambienti, rivoluzionando l’arredamento, le tende, i cuscini, ed ecco che Babingtons cambiò aspetto ed ebbe una nuova vita.
Divenne il luogo dove incontrare personaggi politici e illustri esponenti della gerarchia – i quali si sedevano nella prima sala – mentre invece nella terza sala vi erano gli antifascisti, i quali poi uscivano da dietro e non dalla porta principale. Non dimentichiamo che all’epoca vigeva la politica anti-inglese di Mussolini e nonostante tutto la sala da tè rimase sempre aperta. Con la morte di Isabel, la gestione passò nelle mani della figlia Dorothy. Di anni ne sono passati e anche di generazioni, ma nulla è cambiato nell’animo di questo luogo che ha ben 125 anni.
Oggi la sala da tè offre non solo la bevanda inglese tanto famosa, ma anche dei gustosi e ricercati piatti dolci e salati per una pausa in ogni momento della giornata. Mantenere la tradizione del tè vittoriano è alla base della sala da té Babington’s. All’interno vi è il tea shop dove acquistare i vari tè inglesi e anche le meravigliose tazze e piatti dal tipico colore verde british. Il logo della sala da tè è un gatto, questo perché si aggirava un certo Mascherino, un randagio nei pressi di Piazza di Spagna. Di notte era all’esterno e di giorno faceva i suoi pisolini all’interno della sala da tè, comodamente adagiato sui cuscini.
Il gattino fu “adottato” come emblema della sala da tè e divenne il logo di Babington’s. Di generazione in generazione la sala da tè ha conservato la tradizione di famiglia e soprattutto il suo messaggio: Il tè non è solo una questione di gusto, rafforza anche i legami e la storia ce lo insegna.
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