Allarme inquinamento: ecco la classifica delle città con la concentrazione più alta di particolato e ci sono alcune città del Nord Italia.
L’inquinamento dell’aria sta diventando una vera e propria piaga. Alcune ricerche hanno dimostrato che in Europa muoiano circa 300mila persone a causa del particolato fine.
SI tratta di una sostanza inquinante tra le più pericolose. Nonostante gli sforzi di tutti i Paesi per contrastare l’inquinamento la situazione resta molto grave.
Per questo l’Unione europea ha un obiettivo da compiere entro il 2030: ridurre del 55% le morti premature legate all’inquinamento e soprattutto al particolato fine.
La maggior parte della popolazione (il 98%) vive nelle zone dove il particolato fine (PM2.5) è più concentrato superando i limiti imposti dall’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, ovvero 5 microgrammi ogni metro cubo di aria.
I risultati di una ricerca condotta da 7 redazioni della European data journalism network (Edjnet) forniscono un dato preoccupante per l’Italia: la maggiore concentrazione si registra in pianura padana. In realtà, in tutta la zona le emissioni inquinanti non sono eccessive, tuttavia, le particelle di particolato rimangono intrappolate nella conca padana creando una specie di effetto serra. Questo significa che l’aria non circola liberamente. Le città più inquinate italiane a causa del particolato fine sono Milano, Cremona e Monza con un valore superiore a 21 microgrammi per metro cubo. La situazione preoccupa maggiormente se si considera che in molte provincie la concentrazione di Pm2.5 è aumenta tra il 218 e il 2022. Per esempio, a Vicenza è aumentata del 2,3 microgrammi per metro cubo, mentre a Varese dell’1,95.
Gli altri Stati europei con un’alta concentrazione di particolato fine sono Irlanda, Portogallo, Ungheria, Slovacchia. Anzi in queste due ultime nazioni il 99% del territorio presenta una percentuale di particolato molto oltre i limiti stabiliti dall’OMS. Nella Repubblica Ceca e in Polonia, invece, si sono registrati alcuni miglioramenti che rendono questi due Paesi il fiore all’occhiello contro l’inquinamento atmosferico. Oltre all’Italia, le ricerche si sono concentrante nei Paesi dell’Unione Europea, ma hanno incluso anche i dati relativi a Serbia, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Albania, Kosovo, Svizzera, Turchia, Liechtenstein, Norvegia, Islanda, Ucraina, Moldavia e Macedonia del nord. Come spiega l’OMS l’inquinamento atmosferico rappresenta un fattore di rischio per la salute della popolazione europea. Secondo le stime della Commissione Europea l’impatto economico è di circa 330 milioni di euro all’anno. L’esposizione prolungata agli agenti atmosferici inquinati provoca danni all’apparato circolatorio e a quello respiratorio con gravi conseguenze alla salute elle persone, come tumori ai polmoni, ischemie, attacchi cardiaci, disturbi respiratori cronici (asma).
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