L’insonnia è un problema che affligge sempre più persone e, alla lunga, può diventare invalidante: ecco come contrastarla.
Quasi sempre sottovalutiamo l’importanza di un sonno adeguato, sia in termini di qualità, che in termini di quantità, sulla nostra salute psicofisica. Invece, ne sanno qualcosa coloro i quali soffrono di insonnia. Un vero e proprio dramma. Scopriamo insieme oggi come poter superare questa problematica che, alla lunga, può risultare molto invalidante.
Parlando di insonnia ci si riferisce alla difficoltà o incapacità di addormentarsi alla sera. Oppure alla tendenza che molti anno di svegliarsi nel cuore della notte, senza poi riuscire a riaddormentarsi. Questi problemi del sonno, come detto, possono avere delle ripercussioni abbastanza importanti sull’andamento della nostra vita. Ci fanno sentire affaticati, stressati o esausti durante il giorno e spesso si protraggono per mesi.
A causa dello stress e dei ritmi di vita sempre più serrati (e insani), moltissime persone hanno sviluppato, negli ultimi tempi, problemi insonnia. In tanti hanno provato esercizi di respirazione, musica rilassante, rumore leggero, andare a letto in una camera buia e silenziosa, mangiare cibi diversi la sera, mantenere un ritmo di sonno regolare o ridurre la caffeina. Ma dopo tre o quattro settimane di quello che sembra un progresso, l’insonnia ritorna. E, allora, cosa fare?
I metodi per contrastare l’insonnia
Iniziamo, in realtà, da con cosa non fare: trascorrere più tempo a letto spesso si traduce in più tempo trascorso svegli, il che può peggiorare i livelli di insonnia. Cerchiamo di limitare poi l’uso della caffeina e dell’alcol e se abbiamo l’abitudine di fare un sonnellino, che non sia mai superiore ai trenta minuti.
Se l’insonnia dura nel tempo è probabile che richieda trattamenti mirati che si concentrino sui ritmi e sui comportamenti del sonno. Alcuni fattori legati allo stile di vita e al lavoro, come il lavoro a turni, potrebbero anche richiedere la gestione da parte di un medico specialista del sonno. Ovviamente, qualsiasi terapia va comunque concordata con un medico. Non improvvisate, mai. Soprattutto per ciò che concerne l’assunzione di sonniferi, che possono avere effetti collaterali, tra cui il rischio di cadute, indebolimento e la creazione di assuefazione e/o dipendenza.
Può essere importante gestire eventuali problemi di salute mentale come depressione e ansia, nonché sintomi fisici come il dolore che possono anche disturbare il sonno. Per ciò che concerne la psicoterapia, negli ultimi tempi sono aumentati i corsi che promuovono l’educazione al sonno e offrono trattamenti psicologici e comportamentali che affrontano le cause alla base dell’insonnia a lungo termine.