È il desiderio di molti e forse presto non sarà solo fantascienza: il viaggio nel tempo potrebbe essere realtà prima di quanto immaginiamo.
Chi non ha mai immaginato di tornare indietro nel tempo e di visitare epoche passate, personaggi storici, ma anche momenti cari della propria vita per cui proviamo nostalgia. Ebbene, forse il viaggio nel tempo non rimarrà solo una invenzione del film Ritorno al futuro, ma presto potrebbe essere realtà e, addirittura, in un futuro prossimo, accessibile a tutti.
Nel corso dei decenni, la scienza si è sempre posta l’obiettivo di fare ricerca sulla possibilità di portare l’uomo indietro del tempo. È una delle domande più insite nelle persone e forse anche uno dei desideri più comuni. Viaggiare nel tempo affascina da intere generazioni e, per varie motivazioni personali, rimane una delle speranze della nostra specie.
Gli scienziati sembrano molto interessati, soprattutto negli ultimi anni, a questo tipo di ricerca. Le pubblicazioni scientifiche sui viaggio nel tempo si sono triplicate e, in alcuni scritti, sembra quasi che si stia analizzando una possibilità reale e non un qualcosa che può solo essere immaginato. Ecco che, dalla fantascienza, il viaggio nel tempo può diventare realtà.
Il primo viaggio nel tempo simulato
Per studiare cosa accadrebbe in una simile situazione, un team di ricercatori della University of Queensland ha effettuato una simulazione, analizzando l’eventualità che un fotone si trovi ad interagire con una versione precedente di se stesso. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su Nature Communication. Quello di cui parlano è sconvolgente e rivoluzionario.
Nella teoria della relatività generale i viaggi nel tempo sono resi possibili dalle cosiddette curve spazio temporali chiuse di tipo tempo (o spazio tempo), scoperte da Kurt Gödel nel 1949. Si tratta di linee di universo chiuse, in cui viaggiando nel futuro si torna alla fine all’inizio della linea temporale stessa, e quindi nel passato. Se avete visto Interstellar di Christopher Nolan, saprete di cosa si sta parlando.
Nonostante le curve spazio temporali chiuse di tipo tempo siano dunque spiegabili con la meccanica quantistica, nessuno fino ad oggi ha potuto testare realmente cosa accadrebbe in queste strane regioni di spazio, che potrebbero esistere ad esempio nei pressi dei buchi neri. Creando una curvatura nello spazio-tempo, questi “tunnel” spaziali, potrebbero riportare a momenti del tempo già vissuti o addirittura futuri.
Non solo, ultimamente gli scienziati della Cambridge University, guidati da David Arvidsson-Shukur del Cambridge Hitachi Laboratory, hanno utilizzato questo principio per simulare un modo di alterare eventi passati. Gli esperimenti simulati si sono basati sulle leggi conosciute della meccanica quantistica. La simulazione mostra che la probabilità di successo nel modificare gli eventi sarebbe del 25%. La strada è ancora lunga, ma la scienza in merito potrebbe fare grandi passi avanti!