Ritrovamento che ha dell’incredibile in Italia. In un capannone trovate piante di marijuana alte due metri, ecco cosa è accaduto.
Non è di certo il primo ritrovamento del genere, ma ogni volta la notizia desta sempre un pò di stupore. I carabinieri di Villafranca di Verona, dopo qualche segnalazione e qualche intervento sul territorio, hanno fatto questo scoperta che ha lasciato tutti di stucco. Un blitz dei carabinieri in un capannone volto, almeno sulla carta, alla coltivazione di funghi, ha portato invece alla scoperta di un’altra realtà.
E’ stata rinvenuta un’estesa coltivazione di cannabis. Era da tempo che i carabinieri avevano dei sospetti su questo capannone e sulla natura delle colture che venivano effettuate in questo posto, sito nelle campagne venete di Mozzecane. Ebbene, i sospetti hanno effettivamente portato a questa realtà.
Piante di Marijuana alte due metri, ritrovamento in un capannone
Un’estesa piantagione di marijuana è stata scoperta dai carabinieri della stazione di Villafranca, in Veneto. I militari hanno fatto irruzione proprio in un momento specifico, ovviamente studiato nei minimi dettagli. La struttura almeno formalmente era destinata alla coltivazione dei funghi. Lo scorso lunedì 2 ottobre, quando i carabinieri sono entrati nello stabile, si sono ritrovati davanti un’intera piantagione di marijuana. Nei giorni antecedenti erano stati registrai alcuni movimenti sospetti, che avevano fatto scattare l’allarme.
Così, dopo qualche appostamento, i carabinieri hanno intuito che dentro del capannone venisse praticata qualche attività illecita. Nel corso del blitz, sono state rinvenute all’interno della costruzione, ben 195 piante di cannabis, alte all’incirca 170 cm. Queste erano interrate in vasi di plastica, all’interno di questo ambiente refrigerato con dei ventilatori. Ma non finisce qui, visto che i militari hanno anche rinvenuto ben 39 piante in essiccazione e 9 kg di marijuana già essiccata e quindi pronta per essere immessa sul mercato.
All’interno del capannone, era stato ideato un ingegnoso sistema e complesso impianto elettrico, comprensivo di 50 fari alogeni, al fine di favorire la crescita della pianta anche in tempi più celeri. Il blitz ha portato all’arresto di un 43enne di origine lituane, che è risultato essere il titolare del contratto d’affitto della struttura. Arrestato anche un suo connazionale di 53 anni. Entrambi sono stati colti in fragrante.
Entrambi sono stati colti in fragrante. I due infatti, nel momento in cui i militari hanno fatto irruzione nel capannone si trovavano all’interno e sono stati ritenuti i responsabili di coltivazione abusiva di stupefacenti. I due sono stati arrestati e poi dopo due ore sono stati chiamati a comparire davanti al giudice.