Vi siete mai chiesti perché lo psicologo usa il lettino? C’è un motivo ben preciso

Pubblicato il giorno

da Antonetta Del Prete

nella categoria: News

Il lettino: un elemento fisso di qualsiasi studio di uno psicologo. Come mai questo elemento è sempre presente quando si va in terapia?

Chi è stato in terapia da uno psicologo almeno una volta lo ha notato. Il lettino è quell’elemento dello studio sempre presente. Quell’elemento che se non ci fosse renderebbe meno credibile lo studio di qualsiasi psicanalista o psicologo.

a che cosa serve il lettino dello psicologo e perchè è sempre presente
Il lettino dello psicologo è un elemento base, sempre presente in uno studio (machedavvero.it)

Forse lo abbiamo visto nei film, nelle foto, nelle illustrazioni. Il lettino dello psicologo è quel luogo dove il paziente può lasciar andare tutto quello che ha dentro. Nell’immaginario di tutti noi quindi, lo psicologo usa solo ed esclusivamente il lettino per le sedute con i propri pazienti. Ma è davvero così? E qual è la motivazione? In questo articolo vedremo perché c’è sempre un lettino all’interno degli studi da psicologo e se ha un ruolo ben definito all’interno delle sedute psicoterapeutiche.

Lettino dello psicologo: la sua origine e perchè è presente ancora oggi

Ebbene il lettino compare per la prima volta durante le sedute di Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi moderna. Inizialmente egli lo usava per le sue terapie ipnotiche. Poi lo stesso Freud continuò ad usare il lettino per stimolare i propri pazienti a “lasciarsi andare” nel racconto delle proprie emozioni, dei pensieri e dei problemi che vivevano.

il primo ad usare il lettino per la terapia fu Freud
L’uso del lettino per fare psicoterapia risale ai tempi di Freud (machedavvero.it)

Da allora quindi il lettino è diventato un oggetto chiave per la terapia dei pazienti. Ma perchè proprio il lettino e non la sedia? Per capirlo dobbiamo considerare dislocazione all’interno della stanza del lettino e lo psicologo stesso. Infatti lo psicologo che usa il lettino si posiziona sempre alle spalle del paziente stesso. Questo per un semplice motivo: viene eliminato lo sguardo tra paziente e psicoanalista.

Questa componente è molto importante. Questo è spiegato dagli studi di Jacques Lacan, noto psicoanalista e psichiatra francese morto alla fine del 900. Secondo lui lo sguardo del paziente nei confronti del terapista può infatti disturbarne il lavoro e “interrompere” il racconto dei propri pensieri, vanificando gran parte della terapia. È questo il motivo per il quale lo psicologo usa il lettino e vi ci si posizioni alle spalle.

Ma che uso si fa oggi del lettino in uno studio? È importante sottolineare che oggi il lettino si usa solo ad alcuni momenti e fasi della terapia. Non viene mai utilizzato nei colloqui preliminari tra psicologo e paziente, ad esempio. Inoltre nella psicoanalisi moderna è il paziente che decide di utilizzare o meno il lettino dello psicologo. Il paziente è libero di trovare la posizione e il luogo più adatto a sé stesso.

Possiamo quindi concludere che se nelle sedute di Freud il lettino rappresentava un elemento cruciale della terapia, a oggi è più un complemento che il paziente è libero di usare o meno.

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