Pensi di essere un soggetto allergico? Ci sono tanti segnali d’allarme che devi tenere in considerazione: ecco quali sono.
Scoprire se si è dei soggetti allergici non è così semplice. Si tratta di una risposta fisiologica che è spesso determinata da fattori generici, immunitari e ambientali. Può succede persino che ci si esponga ad un certo tipo di polline o con il contatto con alcuni tipi di sostanze. Nel soggetto allergico vengono a svilupparsi diversi tipi di anticorpi specifici, come le immunoglobine E per esempio.
Tuttavia esiste un’alta possibilità di diventare dei soggetti allergici, anche se non lo si sapeva nel corso della vita. Per prima cosa è importante chiedersi se nella propria famiglia siano presenti altre persone allergiche. In altri casi, invece, il soggetto rischia di sviluppare delle allergie poiché le sue difese immunitarie si sono abbassate. Le ragioni possono essere diverse, ma la più probabile è quella di aver contratto una malattia o aver vissuto un periodo di debilitazione.
Reazioni allergiche indesiderate, forse potresti essere un soggetto a rischio: cosa c’è da sapere
Di base, però, la reazione è sempre la stessa. Viene causata una infiammazione delle mucose del cavo oronasale e forme di congiuntive. I sintomi sono sempre la congestione, il naso gocciolante, il prurito e una forte lacrimazione agli occhi. Può succedere che le mucose si infiammino e che ci sia una tosse continua. I sintomi più pesanti sono quelli caratteristici dell’asma, con difficoltà di respirazione gravi o shock anafilattico nel peggiore dei casi.
Ma in che modo si può sapere se si è dei soggetti allergici? Per iniziare è importante fare un’analisi delle abitudini e degli stili di vita. Così facendo è possibile cercare le cause e limitarle quanto più possibile. Inoltre possono essere effettuati diversi tipi di test, come quello in vivo e in vitro per esempio. Vengono fatti dagli specialisti del settore nei laboratori di analisi. I test si suddividono in due categorie.
Il primo è il test cutaneo. Si esegue depositando qualche goccia degli allergeni puri su un braccio o sulla schiena del paziente. Poi si punge la pelle con un ago, e dopo una decina di minuti si avrà una risposta allergica (se è presente) a quel tipo di allergene. E poi vi è il test epicutaneo, dove la pelle viene esposta ad un grande fazzoletto adesivo. Su questi sono depositati diversi allergeni. Se la risposta è positiva, significa che il soggetto ha una reazione allergica.