L’esenzione bollo auto permette di evitare il pagamento della tassa se si ha un familiare con disabilità a carico. Cosa accade in caso di trasferimento in un’altra casa?
Tra le agevolazioni fiscali per i disabili c’è l’esenzione dal pagamento del bollo auto, la tassa corrisposta annualmente dai proprietari di un veicolo.
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Le agevolazioni fiscali permettono a non vedenti, persone sorde, con impedite o ridotte capacità motorie, affette da pluriamputazioni o con disabilità psichica o mentale certificata di approfittare di benefici per risparmiare e migliorare la qualità della vita.
Le categorie ammesse alle agevolazioni potranno richiedere la detrazione del 19% sulla spesa per l’acquisto di sussidi informatici – a condizione che sia stabilità il nesso funzionale tra patologie a bene comprato – oppure di un’auto. Possono usufruire anche dell’IVA ridotta al 4%, dell’esenzione dal pagamento dell’imposta di trascrizione, delle detrazioni per figli a carico. Tra le misure anche l’esenzione dal pagamento del bollo auto se il veicolo è utilizzato prevalentemente o in modo esclusivo a beneficio di una persona disabile. Può approfittare dell’agevolazione anche il caregiver che ha fiscalmente a carico il disabile. E se questo dovesse cambiare casa?
Quando spetta l’esenzione dal pagamento del bollo auto
Il familiare che ha a carico una persona con disabilità e che sostiene la spesa può approfittare dell’esenzione bollo auto. Per essere considerato a carico, il disabile dovrà avere reddito personale inferiore a 2.840,51 euro oppure a 4 mila euro se non ha ancora compiuto 24 anni.
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Cosa accade nel momento in cui il soggetto con disabilità si trasferisce in un’abitazione diversa da quella della persona che lo ha a carico? Se il figlio o il parente disabile continua ad essere fiscalmente a carico di chi usufruisce dell’esenzione, allora il diritto non cesserà. Se, invece, diventa autonomo dal punto di vista economico – secondo i limiti precedentemente citati – allora il familiare non avrebbe più diritto all’agevolazione. Il solo disabile potrebbe sfruttare l’esenzione per una macchina intestata a sé stesso.
Sia per richiedere che per revocare l’esenzione si dovrà compilare un apposito modulo scaricabile dal portale dell’Agenzia delle Entrate o dell’ACI. Ogni Regione, però, ha la facoltà di cambiare le regole generali comunicandole sul proprio sito istituzionale.
Di solito la comunicazione di revoca per trasferimento e autonomia economica del figlio o del parente disabile si inoltra allo stesso Ufficio presso cui si era precedentemente richiesto l’esenzione. Sarà l’Ufficio poi, a trasmettere l’informazione all’Anagrafe tributaria.
In conclusione, per poter continuare ad usufruire dell’agevolazione anche vivendo sotto tetti differenti sarà necessario che il disabile risulti fiscalmente a carico.