I BTP, acronimo di Buoni del Tesoro poliennali, sono titoli di Stato molto popolari tra gli investitori che possono presentare dei rischi.
Gli investitori più esperti sanno che quando il Paese si attraversa una crisi economica è necessario diversificare il portafoglio degli investimenti.
Questo significa distribuire su più prodotti possibili i risparmi in modo da mettere al sicuro il capitale. Infatti, oggi lasciare sul conto corrente postale o bancario molto denaro non è una decisione sensata: l’inflazione “consumerebbe” il valore nominale dei soldi.
Ma quale prodotto finanziario scegliere? Gli investitori ne hanno a disposizione tanti: titoli di Stato, buoni fruttiferi postali, conti deposito, ETF. Potrebbe orientarsi anche verso l’oro che attualmente offre un discreto guadagno. Tutte valide opzioni per proteggere i risparmi ma anche per incrementare il capitale guadagnando nel tempo.
Tra i prodotti finanziari a cui gli investitori sono particolarmente legati ci sono i BTP, titoli di Stato molto conosciuti e relativamente sicuri perché garantiti dallo Stato: la sua insolvenza sembra improbabile. Tuttavia, nascondono clausole che potrebbero fa perdere tutto.
Sono in pochi a saperlo ma dal 2013 sui titoli di Stato italiani dalla durata superiore a 12 mesi si applicano le Clausole di azione collettiva (CAC). Si tratta di accordi che permettono di colmare il debito in caso di emergenza, ovvero lo Stato può decidere di:
Però le modifiche non sono né automatiche né unidirezionali; infatti, dovranno essere approvate dalla maggior parte degli investitori in modo da garantire pari trattamento.
Investire in BTP comporta anche un altro rischio in cui può trovarsi l’investitore: il rischio di rating, ovvero la valutazione da parte delle agenzie specializzate, come Moody’s, della capacità di uno Stato di onorare gli accordi presi con gli investitori.
In pratica, il rating è la valutazione di un rischio: più alto è questo più l’emittente (in questo caso lo Stato) può onorare il debito, Al contrario, più la valutazione rischio è bassa più possono esserci rischi finanziari e perdite di capitali.
Dove si trova l’Italia? Il nostro Paese da qualche anno oscilla tra i titoli utili per investimenti sicuri e quelli speculativi. Entrambi ben visti da alcuni investitori, Oggi, in caso di declassamento del rischio si avrebbe un aumento del costo del debito rendendo difficile per gli investitori accedere ai mercati finanziari.
Insomma, chi vuole investire in BTP dovrebbe valutare non solo le opportunità che questo titolo offre, come gli alti rendimenti, ma anche essere consapevole dei rischi a cui andrà incontro. Per questo consigliamo di effettuare ricerche approfondite prima di acquistare BTP, ma soprattutto di rivolgersi a esperti del settore prima di cominciare a investire.
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