L’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un quesito di un contribuente in tema di detrazioni fiscali per ricoveri in RSA. I dettagli.
Forse non tutti sanno che l’Agenzia delle Entrate, oltre al compito di esercitare le funzioni relative alla gestione, all’accertamento, al contenzioso e alla riscossione dei tributi, svolge anche un’attività divulgativa attraverso il sito web FiscoOggi, la rivista online dell’Amministrazione finanziaria.
Ebbene, oltre alle news pubblicate, periodicamente l’Agenzia risponde a quesiti pratici, posti dai contribuenti. Tra essi in questi giorni ne spicca uno relativo alla detrazione spese ricovero in RSA. In particolare, ci riferiamo alla situazione della persona in un residenza sanitaria, che sopporta i costi del ricovero: è possibile portare in deduzione o in detrazione nella dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF) la parte di retta a suo carico? Scopriamolo insieme alla luce dei chiarimenti delle Entrate.
La domanda di cui sopra è sicuramente meritevole di una risposta puntuale, visto che i costi del ricovero in una RSA non sono di certo esigui. L’Agenzia delle Entrate risponde affermativamente, ma con la precisazione secondo cui la parte di retta può essere portata in deduzione o detrazione nella dichiarazione, limitatamente a quanto sostenuto a titolo di spese mediche.
L’Amministrazione finanziaria precisa altresì che l’agevolazione opera, anche se le dette spese mediche sono state individuate – applicando alla retta di ricovero una percentuale forfettaria fissata da una delibera regionale.
In pratica, spiega l’Agenzia, in ipotesi di ricovero in una RSA, il contribuente può ottenere nella dichiarazione dei redditi una detrazione dall’Irpef, esclusivamente per i costi medici sopportati e non anche per quelli relativi alla retta di ricovero.
Di conseguenza, al fine di ottenere l’agevolazione occorre che nella documentazione (ricevuta fiscale o fattura), emessa dall’istituto, sia distintamente indicato l’ammontare relativo alle spese mediche. Ciò permetterà di applicare la detrazione senza errori.
Inoltre, se la spesa medica è fissata forfettariamente – specificano le Entrate – occorrerà annotare sul documento che la percentuale fatta valere, corrisponde a quella deliberata dalla regione.
Non c’è soltanto questo da ricordare, per sfruttare la detrazione fiscale in gioco a favore di chi – in RSA – sostiene le spese di ricovero. Infatti l’Agenzia sottolinea che la detrazione vale a patto che l’onere sia sostenuto con versamento bancario (o postale) o tramite altri sistemi di pagamento “tracciabili”, tranne per quanto riguarda le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Pertanto, è vero che una persona in RSA che sopporta le spese di ricovero può portare in deduzione o in detrazione nella dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF) la parte di retta a suo carico, ma soltanto alle condizioni e limiti sopra esposti.
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