I forni autopulenti sono tecnologici, ma prima di valutarne l’acquisto è preferibile saperne qualcosa di più sul loro funzionamento.
Tra gli elettrodomestici maggiormente soggetti a sporcarsi e più complicati da pulire vi sono sicuramente i forni.
Chi ama cucinare lo userà spesso, salvo poi dover fare i conti con le opere di manutenzione. D’altronde, strofinare le macchie lasciate da cibi cotti al loro interno può essere faticoso, ma è vero che in commercio oggi esistono i forni autopulenti, sempre più diffusi ed alternativi ai classici detergenti chimici.
Di seguito spiegheremo come funziona questo tipo di forno e se davvero ha solo vantaggi per chi cucina. I dettagli.
Forni autopulenti pirolitici: cosa sono
Il forno autopulente è caratterizzato dalla cd. pirolisi. Come funziona? Ebbene, in sostanza questi forni sono in grado di riscaldarsi anche a temperature superiori a 400° C per bruciare fuoriuscite degli alimenti e macchie di cottura. Il risultato finale è un sottile strato di cenere bianca, che può essere facilmente eliminato con una spugnetta. Un po’ come le lavastoviglie, questo elettrodomestico è così dotato di uno specifico “programma” di pulizia.
Il punto è capire se un forno che si riscalda così tanto, sia in grado di garantire sicurezza a chi lo utilizza. Ebbene, su internet si possono trovare alcuni commenti scritti da chi, eseguendo il ciclo di autopulizia sul proprio forno, si è imbattuto in qualche guasto. Fusibili bruciati, rottura di un elemento riscaldante e non solo: i cicli di autopulizia di un forno nascondono insomma qualche insidia legata al funzionamento. Ma è un po’ ciò che accade alla generalità degli elettrodomestici.
I costi dei forni autopulenti
Sul piano del prezzo, questi forni non sono alla portata di tutte la tasche. Oggi il prezzo sul mercato, infatti, può essere anche pari a due volte quello di un forno tradizionale. Ecco perché possiamo stimare che un forno pirolitico di fascia media, abbia un prezzo compreso tra i 300 e i 500 euro – rispetto ai 150-200 euro di un forno elettrico tradizionale.
I consumi dei forni autopulenti
Il carovita rappresenta una minaccia alla stabilità dei bilanci di non poche famiglie. Per questo è utile chiarire quali sono i consumi di un elettrodomestico evoluto come il forno autopulente, che sfrutta il calore per pulirsi, alzando la temperatura fino a 500°C e comportando la carbonizzazione dei residui di sporco e gli schizzi di grasso.
Considerando le varie intensità dell’autopulizia, i consumi di un forno pirolitico sono compresi tra i 2,5kW ed i 4,8 kW. Attenzione però, detti consumi si riferiscono esclusivamente ai programmi per la pulizia, non alle ordinarie pratiche di cottura dei cibi. Per queste ultime, infatti, il forno pirolitico ha in media gli stessi consumi di un forno elettrico classico. Non c’è alcuna differenza.
Infine, un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che il ciclo di pulizia va fatto ogni due o tre mesi – in base anche all’intensità di utilizzo del forno. Di conseguenza il costo più elevato va calcolato per singolo ciclo – e mediamente all’anno saranno circa cinque o sei.