Le lavoratrici che vorranno andare in pensione con Opzione Donna nel 2024 devono conoscere i nuovi requisiti da rispettare.
Scopriamo chi potrà lasciare il mondo del lavoro con Opzione Donna secondo le nuove direttive della Legge di Bilancio 2024.
Un nuovo anno sta per iniziare e come sempre ci saranno nuove regole di pensionamento da rispettare. La Riforma delle pensioni non è ancora stata elaborata per mancanza di soldi e, di conseguenza, i lavoratori dovranno accontentarsi delle novità del momento che rimarranno valide per un altro anno.
A dispetto di quanto ipotizzato mesi fa, Quota 103 è stata prorogata anche se con paletti più stringenti. Sistema di calcolo contributivo, un limite pensionistico di 4 volte il trattamento minimo, allungamento delle finestre temporali sono le modifiche applicate alla misura. La Manovra mette mano anche all’APE Sociale aumentando il requisito anagrafico a 63 anni e cinque mesi. Modifica anche il limite minimo dell’assegno per i contributivi. Potranno andare in pensione a 64 anni solamente se raggiungono una pensione di 3,3 volte l’assegno minimo ossia più di 1.660 euro al mese. E Opzione Donna? Come cambierà lo scivolo dedicato alle lavoratrici?
Opzione Donna nel 2024 sarà dedicata solamente a 2.200 lavoratrici circa. I paletti si stringono a dispetto di quanto richiesto da diversi partiti che puntavano su un ritorno dai requisiti del 2022.
Al momento le lavoratrici possono andare in pensione se caregiver da almeno sei mesi, invalide al 74% o più e disoccupate al compimento dei 60 anni se non hanno figli, dei 59 anni se hanno un figlio e 58 anni se hanno minimo due figli. Il requisito contributivo è di 35 anni. In più devono accettare il sistema di calcolo contributivo indipendentemente dal momento in cui si sono iniziati a versare i contributi (prima o dopo il 1995).
Ebbene, nel 2024 il requisito anagrafico cambierà aumentando di un anno. Opzione Donna si potrà richiedere maturando i 61 anni di età entro il 31 dicembre 2024. Questo limite per chi non ha figli. Scende a 60 anni per le donne con un figlio e 59 anni per le lavoratrici con minimo due figli. Nessuna più possibilità di uscita a 58 anni, dunque, il prossimo anno (tranne per coloro che maturano i requisiti attuali entro il 31 dicembre 2023 e potranno godere della cristallizzazione del diritto).
Ricordiamo, poi, che la finestra di decorrenza della pensione è di 12 mesi dal raggiungimento dei contributi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome. Si allunga, così, il momento del pensionamento volendo continuare a lavorare in attesa del primo rateo pensionistico.
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