Se la risposta dell’INPS al riconoscimento dell’invalidità civile si fa attendere vale la regola del silenzio assenso? Scopriamo la verità normativa.
Il cittadino che fa richiesta di riconoscimento dell’invalidità civile deve aspettare necessariamente la risposta dell’Istituto Nazionale della previdenza sociale?
Il silenzio assenso è una forma di comunicazione che si utilizza nel momento in cui non arriva una risposta né affermativa né negativa. Prevede che si consideri accettata la richiesta inoltrata. Quando si parla di Pubblica Amministrazione, per esempio, si ha silenzio assenso nel momento in cui la Legge attribuisce al comportamento inerte di un’ente il significato di accoglimento della domanda.
Una procedura del genere vale anche per l’invalidità civile? Il dubbio del cittadino è se può chiedere o meno le agevolazioni legate alla disabilità quando passa troppo tempo e la risposta dell’INPS non arriva. Il silenzio può essere interpretato come un sì? Di norma ci sono dei tempi tecnici che l’Istituto ha segnalato in una circolare del 2009. Superato tale lasso temporale cosa succede?
Brutte notizie per i cittadini che hanno fatto domanda di riconoscimento dell’invalidità civile e non hanno ottenuto risposta superati i tempi tecnici.
Il silenzio assenso non si applica. La mancata risposta dell’INPS segnala, infatti, che l’istanza non è stata accolta d’ufficio. Questo perché occorre accumulare i termini dell’Istituto a quelli dell’ASL spesi per trasmettere il versale di accertamento all’INPS stesso.
Nella Circolare 131/2009 si legge che i tempi limite sono
Se il verbale non arriva potrebbe essere perché l’invalidità civile non è stata riconosciuta. L’interessato, dunque, non può approfittare di nessuna agevolazione fino a che non riceverà notizie dall’INPS, positive o negative.
Solamente al termine di tutto l’iter che porta al riconoscimento o meno dell’invalidità, il cittadino potrà essere nella posizione di iniziare ad approfittare dei benefici a lui concessi oppure di fare ricorso contro l’esito del verbale. In quest’ultimo caso avrà sei mesi di tempo per procedere dal momento della notifica del verbale e richiedere l’accertamento tecnico introduttivo.
Riassumendo, il silenzio assenso non vale per il riconoscimento dell’invalidità civile. Il cittadino prima di agire dovrà attendere notizie dall’INPS che a sua volta le aspetta dall’ASL di competenza.
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