Tanti cittadini si chiedono se è possibile versare i contributi stralciati con la rottamazione ter al pari della Definizione agevolata.
Quando le cartelle stralciate vengono eliminate, producono un vuoto contributivo previdenziale. Come colmare il buco?
Il saldo e stralcio di una cartella esattoriale permette di eliminare gli interessi di mora e le sanzioni riferite ad una specifica cartella esattoriale. In determinati casi, poi, è possibile cancellare totalmente l’importo come previsto, ad esempio, dalla Definizione Agevolata 2023 per le cartelle sotto i mille euro affidate all’Agenzia delle Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Approfittare di uno stralcio o di una rottamazione significa per i debitori alleggerire l’onere da corrispondere all’AdE. Molti dimenticano, però, che in alcuni casi si vanno a perdere i contributi validi ai fini pensionistici. Succede, così, che successivamente all’eliminazione di una cartella stralciata il lavoratore abbia un periodo di vuoto contributivo tale da non permettergli il pensionamento.
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha informato i lavoratori autonomi di tale eventualità lo scorso marzo 2023 proprio con riferimento all’annullamento automatico dei debiti entro i mille euro. Sono stati cancellati, infatti, anche i debiti riguardanti il pagamento della contribuzione.
L’esempio dello stralcio 2023 permette di spiegare il sistema dello stralcio e le conseguenze per i lavoratori.
Artigiani e commercianti, gli autonomi in agricoltura e gli iscritti alla Gestione Separata che non hanno versato delle rate di contributi dopo lo stralcio hanno perso l’accredito alla posizione assicurativa. La definizione agevolata ha eliminato sia i debiti ma anche i periodi di contribuzione validi ai fini pensionistici. Alcuni lavoratori – come gli autonomi agricoli – hanno perso l’intero anno contributivo.
L’INPS ha permesso loro di recuperare i contributi stralciati richiedo l’annullamento dello stralcio entro lo scorso 10 novembre secondo quanto stabilito nel Decreto Lavoro, articolo 23 bis. I lavoratori hanno avuto così la possibilità di ricalcolare i debiti annullati per tutelare le posizioni assicurative saldando il debito.
Tale operazione di recupero è valida anche per i contributi stralciati con la Rottamazione ter? L’INPS ha permesso solo ad alcune Gestioni la possibilità di richiedere il versamento volontario dei contributi stralciati entro il 31 dicembre 2023 previa domanda inoltrata non oltre il 10 novembre 2023.
Questa opzione ormai scaduta riguardava unicamente lo stralcio 2023 e non la Rottamazione. Chi ha pagato le cartelle senza sanzioni e interessi non può più recuperare i periodi con contributivi stralciati ma avendo applicato correttamente la Rottamazione i contributi saranno validi e non ci saranno vuoti contributivi.
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