L’Agenzia delle Entrate invita a stare attenti ad un eventuale avviso di notifica fiscale. Ecco cosa sta succedendo.
Prestate la massima attenzione ad eventuali comunicazioni che sembrano giungere dal Fisco. Questo perché in alcuni casi si rischia, purtroppo, di perdere i soldi. Ecco per quale motivo.
A partire dagli sms, passando per i social e le app di messaggistica istantanea, fino ad arrivare alle e-mail sono tanti gli strumenti a nostra disposizione grazie a cui poter comunicare in qualsiasi momento della giornata con chiunque e da qualsiasi angolo del pianeta. Servizi senz’ombra di dubbio molto utili, a cui bisogna stare attenti.
Questo perché la trappola è, purtroppo, sempre dietro l’angolo. Ne è una chiara dimostrazione un recente tentativo di raggiro che sfrutta il nome e il logo dell’Agenzia delle Entrate, a causa del quale in molti rischiano di perdere un bel po’ di soldini. Ecco in cosa consiste.
Attenti a un nuovo tentativo di truffa che sfrutta il nome dell’Agenzia delle Entrate e attraverso il quale dei malintenzionati cercano di sottrarre del denaro ai malcapitati di turno. Come spiegato dallo stesso ente attraverso un avviso dello scorso 23 novembre, è in corso una nuova campagna di phishing che rischia di mietere molte vittime. Quest’ultima viene attuata attraverso l’invio di false e-mail riguardanti un presunto “avviso di notifica fiscale”.
Lo scopo è quello di ottenere dal destinatario della comunicazione il pagamento di una finta multa riguardante presunte frodi fiscali. A prima vista l’e-mail può trarre in inganno a causa dei loghi che richiamano quelli del Mef e dell’Agenzia entrate. I vari errori grammaticali e di punteggiatura, però, rappresentano un campanello d’allarme che non deve essere sottovaluto.
Non può passare inosservato, inoltre, come spiegato su Fisco Oggi: “l’inconsueto tenore della lettera, che si caratterizza per il senso di urgenza generale, la minaccia di eventuali azioni legali e di pene detentive (variabili da 2 a 5 anni) e pecuniarie (multa fino a 500mila euro). La prova più eclatante della truffa si trova, tuttavia, a fine comunicazione, la lettera, infatti, porta la firma del precedente direttore dell’Agenzia delle entrate, perdipiù diverso dal nominativo riportato nell’attacco della missiva”.
L’Amministrazione finanziaria disconosce tali comunicazioni e invita, in caso di dubbi, di far riferimento ai contatti disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure all’Ufficio territoriale di competenza per ottenere delucidazioni in merito. Onde evitare spiacevoli inconvenienti, inoltre, si ricorda di non cliccare mai su eventuali link sospetti, ricevuti ad esempio tramite mail o sms.
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