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Pagamento IMU con sconto del 50% con il comodato d’uso gratuito: lo strumento che tutti dovrebbero conoscere

Grazie al comodato d’uso gratuito si può ottenere uno sconto sul saldo di dicembre dell’IMU. A chi spetta il beneficio?

È possibile accedere ad una riduzione del 50% sull’IMU dovuta per gli immobili affittati con contratto di comodato.

Si può ottenere la riduzione dell’IMU sul comodato d’uso (machedavvero.it)

Si tratta di un’ottima agevolazione, in vista della prossima scadenza dell’Imposta Municipale Unica, fissata per il 18 dicembre 2023. In questo modo, i proprietari di seconda casa locata in comodato possono accedere ad uno sconto molto elevato.

Le regole e i requisiti per beneficiare della riduzione sono previsti dall’art. 1, comma 747, della Legge n. 160/2019, lettera c).

In particolare, lo sconto del 50% sull’IMU si applica nell’ipotesi in cui il contratto di comodato d’uso gratuito sia sottoscritto tra parenti il linea retta entro il primo grado, cioè tra genitori e figli. Il coniuge può fruire del beneficio anche dopo il decesso del comodatario, purché abbia figli minori a carico.

Ma la normativa sottolinea che la riduzione dell’IMU sussiste solo se il contratto di comodato sia stato regolarmente registrato, ai sensi dell’art. 1803 del codice civile, entro 20 giorni (nel caso di accordo scritto) oppure inviando richiesta all’Agenzia delle Entrate (nel caso di accordo verbale).

La Legge n. 160/2019, poi, prevede che l’agevolazione può essere applicata solo se ricorrono ulteriori requisiti. Nel dettaglio:

  • l’immobile deve fungere da abitazione principale del comodatario;
  • l’immobile oggetto del comodato d’uso gratuito non deve far parte delle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9);
  • il comodante deve avere un solo immobile in Italia, oltre all’abitazione principale;
  • il comodante deve avere la residenza e la dimora abituale nello stesso Comune in cui si trova l’immobile in comodato d’uso gratuito.

Proprio in virtù dell’obbligo di registrazione del contratto di comodato, la Legge di conversione del Decreto Crescita ha eliminato l’obbligo di presentazione della Dichiarazione per la riduzione IMU su tali immobili.

Tramite la registrazione del contratto, infatti, sono già noti i requisiti per beneficiare dello sconto, sia al Comune sia all’Agenzia delle Entrate.

Sconto IMU per comodato d’uso: quando non si applica?

Come abbiamo specificato, i requisiti per accedere allo sconto del 50% sull’IMU per gli immobili in comodato d’uso gratuito sono abbastanza restrittivi.

Quando spetta lo sconto IMU? (machedavvero.it)

Non si può beneficiare dell’agevolazione e, dunque, si deve pagare l’imposta piena in tali ipotesi:

  • comodati per le abitazioni di lusso, facenti parte delle categorie catastali A1, A8 e A9;
  • proprietari di tre o più immobili ad uso abitativo;
  • prima e seconda casa ubicate in due Comuni diversi;
  • residenza in un Comune e seconda casa situata in un Comune differente;
  • proprietari di immobili che risiedono all’Estero;
  • immobile in comodato d’uso gratuito che non funge da abitazione principale dal comodatario;
  • contratto di comodato d’uso stipulato tra parenti diversi da genitori e figli.
Antonia Festa

Sono una giurista, grande appassionata del mondo classico, di letteratura, politica, musica, teatro e cinema, divoratrice di serie TV. Sono socia di una compagnia di teatro amatoriale e ho curato la sezione 'Intrattenimento' per un giornale online, recensendo film e spettacoli televisivi e teatrali. Attualmente, lavoro come web content writer, occupandomi soprattutto di temi di natura previdenziale ed economica, che mi permettono di coltivare e approfondire il mio interesse per il diritto.

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