Il pensionato può decidere di continuare a lavorare pur ricevendo il trattamento mensile di pensionamento. Bisogna far attenzione, però, alle scelte fiscali.
IRPEF, detrazioni, agevolazioni, ci sono tanti riferimento a cui pensare quando si hanno da pensionato dei redditi da lavoro.
Secondo la Legge italiana chi va in pensione può continuare a lavorare rispettando alcuni paletti e regole. Riprendendo un’occupazione, autonoma o da dipendente, ripartiranno anche i versamenti dei contributi all’INPS con conseguente possibilità di incrementare l’importo dell’assegno pensionistico (supplemento di pensione).
I dipendenti privati dovranno interrompere il rapporto di lavoro, andare in pensione e poi ricominciare a lavorare. I lavoratori autonomi, invece, non hanno l’obbligo di cessazione dell’attività per accedere alla pensione così come i lavoratori parasubordinati. Chi va in pensione con il sistema contributivo deve conoscere, però, alcuni limiti nel cumulo della pensione di anzianità e dei redditi da lavoro. Se si esce dal mondo del lavoro in anticipo si perderà il diritto all’assegno previdenziale iniziando a lavorare nuovamente come dipendente. Avviando un’attività autonoma, invece, si perderà il diritto al 50% della pensione che eccede la minima. Tante diverse indicazioni, dunque, ma cosa occorre sapere in relazione alle scelte fiscali da compiere?
Quali sono le scelte fiscali per il pensionato con redditi da lavoro
Poniamo il caso di un pensionato che viene assunto da un’azienda con contratto a tempo determinato o indeterminato. Il calcolo delle imposte dovrà seguire alcuni passaggi.
In primo luogo si individua il reddito complessivo del periodo di imposta di riferimento. Poi in base al reddito si calcola l’imposta lorda prendendo come riferimento gli scaglioni IRPEF (nel 2024 cambieranno). Successivamente si dovranno calcolare le detrazioni fiscali per poi sottrarle dall’imposta lorda in modo tale da conoscere l’IRPEF netta a carico del pensionato lavoratore.
Grande attenzione se si percepiscono sia la pensione che il reddito da lavoro deve essere, dunque, posta sull’aliquota IRPEF per conteggiare l’imposta lorda, sulle detrazioni che spettano e sul trattamento integrativo.
In relazione all’aliquota si consiglia di chiedere all’ente pensionistico e al datore di lavoro l’applicazione di un’aliquota percentuale a propria scelta calcolata in base al reddito totale che si prospetta di percepire durante l’anno.
Per quanto riguarda l’importo della detrazione ci sono formule da rispettare diverse in base al reddito complessivo e occorre ricordare che la detrazione non è cumulabile con quella da redditi da lavoro dipendente. Di conseguenza o si rinuncia alle detrazioni da reddito da lavoro oppure a quelle da pensione.