I percettori del Reddito di Cittadinanza devono state attenti a come spendono i soldi del sussidio o dovranno dirgli addio.
Continua ad essere erogato il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023 agli inoccupabili e gli occupabili che ancora non hanno ricevuto sette ricariche.
Fin da gennaio 2023 le intenzioni del Governo sono apparse chiare e ora si va verso l’addio al Reddito di Cittadinanza. Sette ricariche erano concesse nell’anno in corso ai cittadini occupabili ossia tra i 18 e i 59 anni senza problemi di salute. La maggior parte dei percettori ha perso l’assegno a luglio ma non è stato lasciato senza entrate a lungo. A settembre è partito il Supporto per la formazione e il lavoro, un aiuto da 350 euro per frequentare un corso professionalizzante o di aggiornamento.
Gli inoccupabili, invece, sono coloro che hanno più di 60 anni o nel cui nucleo c’è un minore o una persona disabile. Questi continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio, invece, passeranno all’Assegno di Inclusione. La guardia, però, non deve essere abbassata mai. L’importo dell’RdC può essere speso solamente per determinati acquisti.
Reddito di cittadinanza, quali sono le spese ammesse
Da ieri 15 novembre sono scattati i pagamenti del Reddito di Cittadinanza per chi riceve la prima ricarica o il primo rinnovo. Tutti gli altri invece dovranno attendere il giorno 27 novembre per l’accredito.
L’importo può essere speso con delle limitazioni. Le spese non ammesse, nello specifico, sono
- le armi,
- materiale pornografico,
- tabacco e alcolici,
- giochi con vincite in denaro o premi,
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto,
- servizi finanziari e creditizi,
- servizi assicurativi o di trasferimento di denaro,
- articoli di pellicceria,
- articoli di gioielleria,
- acquisti presso gallerie d’arte,
- acquisti in club privati,
- acquisti telematici o tramite servizi di direct marketing.
La carta non potrà nemmeno essere utilizzata nei negozi che propongono principalmente la vendita di prodotti e servizi non ammessi pur volendo acquistare un bene non escluso dall’RdC.
Attenzione anche alle restrizioni sul prelievo dei soldi. Sono differenti in base alla dimensione del nucleo familiare. Un solo individuo può prelevare massimo 100 euro al mese. Se la famiglia è composta da più componenti allora si deve moltiplicare 100 per lo specifico parametro della scala di equivalenza (1 punto per il richiedente, +0,4 per ogni membro adulto oltre il primo, +0,2 per ogni membro minorenne).
Tali restrizioni sul prelievo si applicano solamente sulla quota dell’RdC qualora il titolare oltre alla ricarica mensile sulla carta ricevesse l’Assegno Unico per i figli a carico.