Ci sono novità con riferimento alle tasse sugli immobili in seguito alla Riforma del catasto prevista dal Governo Meloni.
La Legge di Bilancio 2024 introduce novità che i cittadini devono conoscere per capire se dovranno uscire più soldi rispetto all’anno in corso.
La Manovra fiscale del Governo Meloni è in dirittura d’arrivo. A breve ci sarà la pubblicazione e gli italiani avranno finalmente certezze. Tutte le notizie delle ultime settimane, infatti, aspettano di essere confermate o smentite dalle decisioni finali del Parlamento.
Ciò che è certo è che l’intesa è stata raggiunta dalla maggioranza. Gli articoli sono aumentati – da 83 a 109 – e alcuni punti sono stati modificati. Tra gli interventi più attesi quelli sugli scivoli di pensionamento e gli aiuti per le famiglie e i lavoratori. Il taglio al cuneo fiscale è stato prorogato così come il Bonus sociale e le tre misure in scadenza al 31 dicembre 2023 (Quota 103, APE Sociale e Opzione Donna) anche se con variazioni. C’è poi il tema delle tassazioni degli immobili.
Riforma del catasto e Legge di Bilancio 2024: le tasse da pagare
Con riferimento alle tasse sugli immobili assume particolarmente rilievo l’intervento sugli affitti brevi. L’imposta salirà dal 21 al 26% nel 2024. Un aumento percentuale della cedolare secca che significherà per i contribuenti pagare somme più alte. La stima è di 600 mila famiglie interessate che dovranno corrispondere 850 euro in più di tasse.
Il ritocco riguarda, ribadiamo, solo gli affitti brevi ossia di durata inferiore a 30 giorni e riguardanti la seconda casa. Rimane al 21% l’imposta per tutti gli altri contratti di affitto.
Un’altra novità riguarda il codice identificativo nazionale. Per ridurre l’evasione fiscale di chi affitta i propri appartamenti per brevi periodi senza dichiararlo al Fisco, si è deciso che sarà obbligatorio essere in possesso del nuovo codice anche solo per iscriversi a piattaforme come Booking e Airbnb.
Passiamo ora al Superbonus 110%. Chi ha effettuato interventi di ristrutturazione avvalendosi di questa misura dovrà tener conto che l’aliquota della plusvalenza sale al 26% qualora si dovesse cedere l’immobile oggetto di interventi. E gli aumenti della tassazione coinvolgono anche gli altri Bonus edilizi con un passaggio dall’8 all’11% per le ritenute d’acconto dell’imposta sul reddito. L’incremento ci sarà da marzo 2024.
Sempre con riferimento alle ristrutturazioni occorre tener conto della Riforma del Catasto con la rivalutazione delle case che avrà un impatto sull’IMU. La tassa aumenterà proporzionalmente all’aumento del valore dell’immobile. Avendo effettuato lavori di riqualificazione energetica, infatti, la rendita catastale sarà rivalutata e di conseguenza l’IMU salirà.