Oggi risparmiare sui costi del riscaldamento è divenuto fondamentale, soprattutto per chi ha i classici termosifoni.
Ad un certo punto il gas, così come l’energia elettrica, è diventato molto caro e le famiglie (ma anche le aziende) sono sempre più in difficoltà. Anche volendo cambiare impianto e passare, ad esempio, al fotovoltaico non è così semplice come vogliono sponsorizzare Governo e realtà del settore. Per risparmiare un 20% in bolletta, infatti, dovremmo buttare via la caldaia e spendere qualche migliaio di euro per un pannello fotovoltaico, fosse anche da balcone.
È ovvio che le famiglie che non riescono a pagare centinaia di euro al mese per il gas difficilmente riusciranno a trovare le risorse per cambiare completamente l’impianto. Ma si vede che “ai piani alti” questa verità non è ancora ben chiara.
Nel mentre, per contrastare i prezzi folli dell’energia, possiamo adottare diversi trucchi. Quello che descriviamo oggi può servire – magari adottato insieme ad altre strategie – a risparmiare in bolletta.
Vuoi risparmiare sul riscaldamento a gas? Prova (anche) questa soluzione
Da quando è iniziata la guerra in Ucraina e poi con le altre dinamiche speculative le bollette del gas sono diventate sempre più alte. Gli italiani, o almeno molti di loro, non ce la fanno più a onorare le bollette, o per farlo devono rinunciare a soddisfare altre esigenze.
In merito al risparmio sono stati divulgati tanti consigli: il primo è stato quello di abbassare di 1 grado la temperatura impostata nei termostati. Poi di ridurre le ore di riscaldamento. E poi di usare dei pannelli riflettenti dietro ai termosifoni. Poi di passare a impianti alternativi, come il fotovoltaico, la pompa di calore, il riscaldamento a pellet, a legna, a pavimento e via discorrendo.
- Il fatto è che per risparmiare si devono per forza spendere dei soldi, e questo concetto è quantomeno incoerente.
Anche uno dei tanti suggerimenti che circolano in rete fa parte di questa tipologie di consigli: “compra qualcosa e poi risparmi”. Nel dettaglio si tratta di procurarsi un ventilatore per termosifoni, conosciuto anche come “estrattore”. Va a corrente elettrica, e dunque consuma, ma si dice che questo consumo sia irrisorio (2 w all’ora). I prezzi oscillano dai 70 ai 100 euro e oltre per un paio di unità, se li acquistiamo ad esempio su Amazon.
Questa sorta di “ventilatore del caldo” aiuta a diffondere il calore emanato dai termosifoni in tutta la stanza, e quindi ridurrebbe i consumi di gas, perché il calore invece di andare verso l’alto fluirebbe “ad altezza uomo” e permetterebbe dunque di beneficiare di maggior caldo. La normale conseguenza sarebbe di accendere i termosifoni di meno, o per meno ore al giorno. Secondo alcuni, il ventilatore offrirebbe un risparmio in bolletta del 20% circa.
Non resta che provare (anche) questa soluzione, che sicuramente costa di meno di un impianto fotovoltaico o di una stufa a legna/pellet, visti i prezzi crescenti di questi dispositivi di riscaldamento, dovuti in larga parte alla speculazione.