La Tesla non sta passando un periodo troppo felice, ed ora arriva un’altra notizia negativa. Ecco cosa sta per succedere.
Per il marchio Tesla il momento è molto delicato, dal momento che ci sono continui alti e bassi che di certo non aiutano a trovare una stabilità. Infatti, il 2022 è stato un anno da incubo, caratterizzato da gravi perdite, e per tutta risposta, si è deciso di puntare su un taglio netto dei prezzi, che ha prodotto subito un aumento delle vendite. Infatti, la prima parte del 2023 è stato frutto di un grande miglioramento sul fronte delle immatricolazioni, con la Model Y che è diventata l’auto più venduta d’Europa.
Tuttavia, il periodo estivo è stato molto negativo, con le vendite che sono calate a picco così come le azioni. Secondo quanto emerge, le azioni della Tesla sono in netto calo al momento, quasi ai minimi storici, anche se gli ultimi giorni, rispetto ad un mese fa, hanno portato ad un leggero passo in avanti. Nel frattempo, è arrivata una nuova tegola, che di certo non produrrà effetti positivi, nè dal punto di vista economico nè di organizzazione.
Tesla, nuovo richiamo per ben due modelli
Le auto moderne sono spesse soggette a dei richiami di massa, dal momento che sono composti da tantissimi elementi, compresi sistemi di sicurezza che devono essere al top per essere omologate e non causare problemi. La Tesla ha dovuto richiamare tantissimi esemplari di Model X e Model S, ovvero il SUV e la berlina di punta, per un problema che è appunto legato ad una limitazione non da poco sul fronte della sicurezza.
In particolare, è necessario verificare il corretto montaggio delle cinture di sicurezza anteriori. Il richiamo in questione è stato disposto dal portare Safety Gate del Rapex, che è l’organo che informa sui motivi della decisione. Secondo quanto emerso, infatti, la cintura di sicurezza potrebbe non garantire un efficace intervento nel caso in cui avvenga un incidente stradale.
Ovviamente, non tutte le Model X e le Model S dovranno essere richiamate, e su SicurAuto.it, è stato riportato l’elenco di quelle che dovranno sottoporsi al controllo. Infatti, si parla di quelle prodotte tra il 18 di giugno del 2021 al 24 di giugno del 2023, che hanno un numero di omologazione ben preciso, per cui non la totalità di quelle costruite in questo periodo di due anni esatti.
Secondo quanto emerso, la cintura di sicurezza anteriore potrebbe non funzionare correttamente in caso di collisione, con la Tesla che non può far altro che intervenire al più presto su questo problema. Ovviamente, come sempre accade quando avvengono questi richiami, non ci sarà nulla da pagare per i proprietari.
Le riparazioni saranno del tutto pagate dalla compagnia di Elon Musk, con l’intervento che dovrebbe essere piuttosto rapido. In poche ore, la vostra auto sarà pronta e sarà sicuramente più sicura, in un momento in cui non ci si possono prendere rischi di questo tipo. Vedremo tra quanto tempo verrà sistemato questo problema.