La legge prevede almeno 3 strade diverse per la pensione a 66 anni il prossimo anno. Scopriamo quali sono e chi ne può beneficiare.
Ad un certo punto della propria vita, anche lavorativa, la domanda sorge spontanea: quanto tempo manca per andare in pensione? Quanto dovrò ancora lavorare prima di maturare i requisiti per uscire dal mondo del lavoro ed ottenere il meritato trattamento previdenziale dell’Inps?
Pensiamo al caso di chi, ad esempio, ha superato i 60 anni da un pezzo, essendo nato nel 1958: quali opportunità di pensionamento ci sono per lui nel 2024? Di seguito faremo un po’ di chiarezza a riguardo, dato che si tratta di temi ricorrenti in chi da anni e anni versa contributi previdenziali, ma non sa con esattezza quali saranno le ‘finestre’ per il pensionamento. I dettagli.
La legge di Bilancio che dovrà essere approvata entro fine anno ha introdotto qualche novità in fatto di pensioni, ma quali percorsi ci sono per chi nel 2024 avrà 66 anni? Ebbene, anzitutto chi è nato nel 1958 deve sapere che se il prossimo anno conseguirà 42 anni e 10 mesi di contributi, potrà lasciare il mondo del lavoro grazie alla cd. pensione anticipata ordinaria.
Quali sono i suoi requisiti? La pensione anticipata è rivolta ai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria che nel 2024 matureranno:
Chi compirà 66 anni nel 2024, deve sapere che – nel caso in cui sia in specifiche condizioni individuate dalla legge – potrà alternativamente accedere alla pensione con 41 anni di contributi previdenziali regolarmente versati. In particolare si tratta dei lavoratori classe 1958:
Basta dunque rientrare in una delle citate condizioni per poter accedere alla pensione anticipata precoci, come 66enni nel 2024. Per quanto riguarda i 41 anni di contributi, c’è una essenziale precisazione da fare: l’interessato deve infatti aver versato almeno un anno di contributi, prima di aver raggiunto 19 anni di età.
Nel 2024, salvo modifiche dell’ultimo minuto alla legge di Bilancio, permarrà la disciplina di Opzione Donna che, sulla scorta di un calcolo sempre contributivo e dunque, con pensione penalizzata nell’ammontare, prevede per l’accesso 35 anni di anzianità contributiva e 59, 60 0 61 anni di età anagrafica (in relazione alla categoria di appartenenza ed ai figli eventualmente partoriti).
Ma quali sono i requisiti della pensione? Eccoli in sintesi di seguito:
Tuttavia è anche vero che spostando l’uscita a 67 anni (pensione di vecchiaia ordinaria) invece che a 66, per una donna si avrebbe il vantaggio del ricalcolo non del tutto contributivo della pensione.
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