Per alcune categorie di individui ritornano i tamponi obbligatori per l’accertamento del contagio da Covid. Le ultime dal Ministero.
Da alcune settimane sono aumentati i casi di Covid in Italia e in Europa.
Dal 7 al 13 dicembre sono stati registrati 56.404 nuovi contagi e, per evitare situazioni più gravi, il Ministero della Salute ha deciso di reintrodurre i tamponi obbligatori. Una misura necessaria per contenere il picco dei casi di virus Sars-Cov-2 , previsto per il periodo compreso tra Natale e Capodanno.
Nella Circolare firmata dal Ministro si legge che i test anti Covid e gli ulteriori test diagnostici saranno obbligatori per i soggetti con sintomi riconducibili al Covid-19 o affetti da virus influenzali, virus respiratorio sinciziale (Vrs), rhinovirus, virus parainfluenzali, adenovirus, metapneumovirus, bocavirus e altri coronavirus umani diversi dal Sars-CoV-2.
I tamponi vanno, inoltre, effettuati da chi si reca in ospedali e RSA.
La circolare del Ministero della Salute specifica anche che si deve rafforzare il meccanismo di sorveglianza RespiVirNet, in particolare nelle Regioni in cui non è ancora ben funzionante la sorveglianza virologica.
Esiste un vero pericolo del ritorno ad una pandemia globale? I timori si stanno diffondendo negli ultimi giorni, in seguito alla registrazione di un elevato numero di nuovo contagi.
In particolare, preoccupano i dati nella settimana dal 7 al 13 dicembre. Sono, infatti, calati del 3,8% i casi ufficiali ma, con molta probabilità tale fenomeno è dovuto solo alla riduzione dei tamponi effettuati, con l’1,9% in meno rispetto alla settimana precedente. Le morti accertate, invece, sono state 316, l’1% in più rispetto alla scorsa settimana, quando sono stati registrati 313 decessi.
A quello che emerge dal bollettino della sorveglianza RespiVirNet, bisogna aggiungere anche la diffusione delle sindromi simil influenzali, con 11,1 casi ogni mille assistiti, in particolare di Rhinovirus e una quota inferiore di virus influenzali veri e propri.
I positivi al Covid e quelli colpiti dall’influenza sono soggetti appartenenti a ogni fascia di età, anche se quelli più colpiti sono soprattutto i fragili e, in particolare, i bambini con meno di 5 anni di età. Per questa categoria, la percentuale di ammalati è pari a 25,2 casi per mille assistiti (a differenza dei 24,8 della scorsa settimana).
In ogni caso, il Ministero raccomanda di effettuare i tamponi anti Covid se si lamentano i sintomi più diffusi e si possiedono ulteriori patologie e se bisogna recarsi in strutture ospedaliere o RSA, per tutelare gli anziani e i soggetti fragili.
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